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Zucchero di cocco, dolcificante alternativo

Lo zucchero di cocco è un dolcificante naturale molto ricercato, a causa delle sue proprietà nonché per il suo alto contenuto vitaminico e minerale.

Tra i suoi componenti principali, spiccano ferro, zinco, potassio e vitamine B1, B2, B3 e C, in ottime quantità, mantenendo un indice glicemico più basso.

Lo zucchero di cocco viene prodotto maggiormente nelle Filippine, in Indonesia e in alcune regioni della Thailandia, ma è un ingrediente entrato ormai da anni anche nella cultura occidentale.

In America lo zucchero di cocco è diventato una tendenza  soprattutto per la cucina vegan, in Italia è ancora poco diffuso.

Lo si può, però, facilmente trovare nei negozi biologici e nei piccoli market etnici.

Il procedimento per l’estrazione di questo dolcificante dai fiori della palma da cocco è molto simile a quello utilizzato nella produzione dello sciroppo d’acero, la linfa viene bollita all’interno di contenitori di bambù finché non assume l’aspetto e la consistenza simili ad uno sciroppo.

Dopo un processo di decantazione, lo sciroppo solidifica, vengono formati dei panetti poi sgretolati per ottenerne i classici granelli.

Non c’è alcun processo di raffinazione.

L’apporto calorico e simile a quello dello zucchero bianco, quindi per il suo consumo valgono le stesse classiche raccomandazioni  

Ciò che invece lo zucchero di cocco ha in meno dello zucchero tradizionale è l’indice glicemico, pari a 54 contro i 65 dello zucchero normale, ciò deriva dall’alta concentrazione di inulina, uno dei componenti che riduce l’assorbimento degli zuccheri nel sangue.

La composizione dello zucchero di cocco

La composizione di questo tipo di zucchero è la seguente:

63% saccarosio
3% fruttosio
1% glucosio
4% inulina
19% altri polisaccaridi

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II