Il Zompacavallo o Salta cavallo è un celebre gioco napoletano, anche se oramai è conosciuto in tutta Italia.
Si tratta di un gioco tipicamente napoletano, al quale si gioca in particolar modo durante il periodo natalizio.
Zompacavallo: le regole del gioco
Un giocatore a caso distribuisce le carte in senso antiorario (si utilizzano le carte napoletane). Chi ottiene la seconda carta di denari, sarà il mazziere.
Per giocare a zompacavallo il numero di giocatori dev’essere compreso tra 3 e 20 (numero che non va mai superato). Il mazziere mischia le carte, fa spaccare il mazzo dal giocatore alla sua sinistra, e comincia a distribuire le carte (coperte) dal giocatore alla sua destra, in senso antiorario.
Ogni giocatore mette sul tavolo tre monete, che corrispondono a tre vite. Se si perde una partita, il giocatore perderà una delle monete a disposizione.
Ognuno può scambiare la carta con la persona seduta accanto alla propria destra, tranne se quel giocatore possiede un re, che in questo caso funge da “muro”. Se il vicino ha un cavallo non è possibile effettuare lo scambio, da qui il nome Zompacavallo, ossia Salta cavallo.
Quando sarà il turno del mazziere, egli scoprirà la carta, così come dovranno fare tutti i giocatori. Il mazziere deciderà se prendere un’altra carta dal mazzo, dipende se la carta che possiede è bassa o meno. Chi ha una carta più bassa della sua (anche più giocatori) consegnerà una vita, ossia una moneta.
Continuerà a giocare chi conserverà almeno una vita, che si contenderà l’importo finale, con un altro giocatore.
In caso di parità, è possibile che i ‘superstiti’ si accordino tra loro per dividersi la posta e concludere la partita.
Le origini del celebre gioco napoletano sono incerte, probabilmente francesi, anche la data di nascita è ignota, ma una cosa è certa, il Zompacavallo in realtà è una variante del cucù.
Ricordiamo che non si tratta di un gioco d’azzardo in quanto la perdita massima di ogni partita è già stabilita.
Il Zompacavallo è un gioco che permette di divertirsi in modo semplice e goliardico, dopo gli abbondanti pasti delle festività natalizie. A Napoli, come per ogni aspetto della realtà, anche un semplice gioco a carte si trasforma in un momento di condivisone e gioia, caratterizzato da quella verve che contraddistingue il popolo napoletano.