Il 28 luglio 1741 morì a Vienna Antonio Vivaldi, compositore e violinista nato a Venezia e tra i massimi esponenti del barocco musicale.
Vivaldi era un sacerdote, ma questo pur non potendo celebrare la messa per motivi di salute, era detto “il Prete rosso” per il colore dei capelli.
Il compositore contribuì allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico e della tecnica del violino e dell’orchestrazione. Le sue opere influenzarono numerosi compositori del suo tempo tra cui Johann Sebastian Bach.
Le quattro stagioni
Tra le sue opere è impossibile non conoscere Le Quattro Stagioni, un vero e proprio elogio all’estate. Le quattro stagioni sono uno dei primi esempi di musica a programma, cioè di composizioni a carattere prettamente descrittivo. La parte del concerto dedicata all’estate si apre con un Allegro non molto che evoca l’afa estiva che non dà tregua. Ma in lontananza però si scorge una tempesta. Un pastore è esausto, e non riesce a trovare un briciolo d’ombra per riposarsi. Ma a un certo punto alza gli occhi al cielo e vede nuvoloni grigi e così decide di tornare a casa.
Nell’Adagio e piano-Presto e forte finalmente il pastore trova ristoro sotto un albero ma viene disturbato dagli insetti. In lontananza ode un tuono, poi un altro. La tempesta lo sorprende. Nel terzo movimento – Presto, forse il più noto – Vivaldi riproduce in musica il caos degli elementi.
Vivaldi alla Basilica della Salute a Venezia
Per ricordare l’anniversario della morte del compositore che proprio a Venezia ebbe i natali, nella città anche quest’anno è tornato il Vivaldi Festival. Iniziato il 21 Giugno, si concluderà il 28 Luglio. Tutti i giorni alle ore 15.30 (tranne il sabato e la domenica) le musiche di Antonio Vivaldi saranno eseguite all’organo da Paola Talamini.
Le trascrizioni dei Concerti di Antonio Vivaldi sono eseguite all’organo del Settecentesco della Basilica della Salute dall’organista titolare Paola Talamini.