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Villa Fernandes a Portici,Festival dello Sviluppo sostenibile

Villa Fernandes a Portici, che sorge alle pendici del versante ovest del Vesuvio e occupa una piccola porzione di territorio lungo la costa del Golfo di Napoli, è nata intorno a un sogno, un bene confiscato alla camorra: quello di una città, viva, partecipe e responsabile che, grazie all’impegno, di molte realtà associative che danno vita e alimentano il progetto, è diventato una vera comunità.

L’Hub creativo sorto in un bene confiscato alla camorra, Villa Fernandes è un luogo in cui si lavora ogni giorno poichè i cittadini, le Associazioni, le Istituzioni possano incontrarsi, confrontarsi e mettersi insieme per rigenerare la città. Immaginata come laboratorio di idee e progetti per lo sviluppo territoriale, la Villa aderisce al Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 e propone alla città di Portici una serie di iniziative tra cui la mostra fotografica per valorizzare il territorio e gli stili di vita, personali e collettivi.

Doveva tenersi ad Ottobre il festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 ma è stato prorogato fino al 28 febbraio, anche la mostra collegata ad esso. Hub creativo, bene comune sostenuto da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Peppino Vismara, promosso dall’alleanza Italiana per lo sviluppo Sostenibile. Per l’occasione è stata aggiunta una seconda data e sezione dedicata agli spazi verdi e costieri, ai luoghi dello sport e l’invito a inviare le foto per partecipare alla mostra è rivolto stavolta non solo ai singoli ma anche alle associazioni presenti sul territorio, interpretando la loro visione della città, secondo i propri occhi,realizzando un cambiamento culturale.

Ideata nel bene confiscato di Portici in linea con gli obiettivi di ripensamento del territorio e degli stili di vita, per comprendere la percezione che i cittadini hanno della realtà in cui vivono, per sensibilizzare e mobilitare cittadini, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, individuando i luoghi sentiti dalla comunità quali inclusivi, accessibili, partecipati e quelli invece definibili come “non-luoghi”, che esprimono, cioè, un senso di alienazione e non accoglienza. Gli indicatori principali di riferimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile sono: “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” e “Conservare e utilizzare in modo durevole l’ambiente marino per uno sviluppo sostenibile”. Si pone l’obiettivo di comprendere la percezione che i cittadini hanno della realtà in cui vivono. Quali sono i luoghi sentiti dalla comunità come inclusivi, accessibili, partecipati e quelli invece definibili come “non-luoghi”, che esprimono, cioè, un senso di alienazione e non accoglienza?