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Villa Ebe, la palazzina di Pizzofalcone non sarà venduta

Villa Ebe, la storica costruzione ubicata nel quartiere San Ferdinando, non sarà venduta.

Lo hanno affermato le commissioni Cultura e Urbanistica del comune di Napoli, le quali si sono confrontate durante una riunione.

Nel 1922 l’architetto Lamont Young progettò la nota palazzina. Inizialmente l’edificio presentava due ale distinte, una utilizzata come dimora dell’architetto partenopeo e l’altra come residenza della famiglia Astarita. Dopo la seconda guerra mondiale, solo una parte della costruzione è rimasta intatta ed è quella di proprietà di Young, villa Ebe.

Il nome della villa cambiò svariate volte nel corso degli anni, fin quando assunse il nome della moglie di Young, Ebe. Quest’ultima vi abitò fino al 1970, successivamente i suoi eredi donarono la proprietà al comune di Napoli; nel 2000 la palazzina fu colpita da un incendio che distrusse gran parte degli interni, le fiamme non risparmiarono neppure la rinomata scala elicoidale. La costruzione è caratterizzata da una torre quadrata, realizzata in pietra vesuviana e da tre finestre ad arco.

Mario Coppeto, presidente della commissione urbanistica, ha ripercorso la storia della villa. Dopo l’incendio che l’ha vista protagonista nel 2000, il comune l’ha inserita nella proposta del Piano di Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari in occasione dell’approvazione del Bilancio di previsione del 2019.

Durante l’approvazione del bilancio, il gruppo Napoli in Comune a Sinistra aveva presentato un emendamento, poi convertito in mozione, per l’estromissione dal Piano di vendita di Villa Ebe. Gli assessori Carmine Piscopo e Alessandra Clemente, hanno riportato alle commissioni la nota di esonero di Villa Ebe dal nuovo Piano in corso di redazione, in attesa del bilancio di previsione 2020. L’assessore Piscopo ha reso noto che è stata inviata alla Regione Campania la richiesta di mantenere aperto il finanziamento per la progettazione della Villa.

L’intervento dell’assessore De Majo sul futuro di Villa Ebe

l’assessore alla Cultura Eleonora De Majo ha discusso dell’uso futuro di Villa Ebe, ha spiegato che tale spazio potrebbe essere adoperato come “casa d’arte”, un luogo nel quale poter fruire liberamente della cultura.

Assistiamo ad un progetto di riqualificazione che, si spera, possa restituire ai cittadini napoletani un bene storico in una nuova veste.