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Vesuvio Lacryma Christi: un intreccio tra mito e realtà

Il Vesuvio Lacryma Christi è un vino campano conosciuto sia a livello nazionale che internazionale.

Il vitigno viene coltivato alle pendici del Vesuvio. L’uva di questi vitigni è molto particolare. Quest’ultimi, infatti, discendono direttamente dagli antenati aglianico taurasi degli Aminei di Tessaglia. Sono coltivati nella fascia pedemontana fino ai 400 metri di altezza da cui traggono il carattere minerale, lo spessore e la potenza dal terreno vulcanico.

Lacryma Christi è un intreccio tra mito e realtà, leggenda e credenze popolari

La storia del Vesuvio Lacryma Christi è un intreccio tra mito e realtà, leggenda e credenze popolari.

Una leggenda riguardante questo vino è stata ripresa anche dal poeta francese Alfred de Musset. In questa si racconta che Lucifero, cacciato dal Paradiso, ne rubò un pezzo e da questo in terra creò il Golfo di Napoli. Egli sprofondò nella terra e nacque poi il Vesuvio.

Ma Gesù Cristo, accortosi del furto, pianse per il dispiacere e dalle sue lacrime nacque una pianta di vite e dall’acino di quell’uva nacque la Lacryma Christi.

Secondo un’altra leggenda fu proprio Gesù che, comparso sotto mentite spoglie ad un eremita che viveva proprio sulle pendici del Vesuvio, gli chiese da bere e per ricompensare la generosità dell’uomo trasformò la sua acqua in vino.

La produzione

I segreti riguardanti la produzione di questo vino furono custoditi per secoli dai monaci, in particolare dai Cappuccini che si erano insediati nella “Turris Octava”, ex colonia romana distante otto miglia da Napoli.

Proprio grazie ai frati contadini la città assunse il nome di Torre del Greco.

La fama

La fama di questo vino è sicuramente legata alle tante leggende ma anche agli equivoci che spesso sono sorti sulla sua origine e identificazione.

Infatti, non poche volte si è creduto che si trattasse di un vino dolce prodotto da acini da cui stillassero lacrime di zucchero

Anche il nome, Lacryma Christi, non aiuta in quanto non lega il vino al proprio territorio.

Dunque, bisogna ricordare che il nome completo previsto della DOC è Vesuvio Lacryma Christi questo per collegarlo più facilmente alla sua terra d’origine.