Arrestate altre tre persone accusate di aver preso parte al fallito attentato con droni esplosivi, ai danni del presidente della Repubblica venezuelana Nicolás Maduro, lo scorso 4 agosto. Lo ha annunciato il vicepresidente e ministro della Comunicazione del Venezuela Jorge Rodríguez alla tv di Stato VTV.
Henryberth Rivas, detto ‘Morfeo’, Angela Lizbeth Expósito Carrillo, alias ‘La Perrera’, e Ramón Santiago Velasco, soprannominato ‘Corocoro’, colonnello dell’esercito a riposo: questi i nomi degli altri tre responsabili di quanto accaduto a Caracas il mese scorso durante la cerimonia dell’81° anniversario della Guardia Nazionale.
Mentre Maduro pronunciava il suo discorso alla nazione nel corso della parata militare, sulla Avenida Bolívar, furono lanciati degli ordigni esplosivi da alcuni droni: interrotta improvvisamente la trasmissione del discorso in tv, intervenne la sicurezza e il presidente fu immediatamente portato via. Sette membri della Guardia nazionale bolivariana rimasero feriti mentre Maduro risultò illeso.
L’attacco fu rivendicato dopo qualche ora da un misterioso “Movimento nazionale di soldati in camicia”, che alla giornalista oppositrice dell’attuale Governo venezuelano, Patricia Poleo, dichiarò: “È contro l’onore militare tenere al governo coloro che non solo hanno dimenticato la Costituzione ma che hanno trasformato le cariche pubbliche in un osceno modo per arricchirsi”.
Il presidente Maduro accusò dell’atto terroristico la Colombia, facendo il nome di Juan Manuel Santos: secondo il politico, il tutto sarebbe stato da ricondurre a degli esponenti di estrema destra in collaborazione con ‘cospiratori’ a Bogotà e Miami, oltre a dei non meglio definiti “finanzieri” statunitensi.
Oggi, dopo questi ultimi tre arresti, il vicepresidente Rodríguez ha dichiarato che mancano solo altre due persone, per ora latitanti, ritenute responsabili di quanto accaduto il 4 agosto: Gregorio José Yaguas Monje, conosciuto come ‘Latino’, e Yilber Alberto Escalona Torrealba detto ‘Pastor’.