Oggi si celebra la Giornata mondiale del Veganesimo. Sono sempre di più nel mondo le persone che hanno deciso di cambiare il loro stile di vita, abbracciando una scelta alimentare che non vuole il consumo di cibi di origine animali. Le motivazioni possono essere etiche, religiose, salutiste o igieniste.
Il veganesimo in Europa
Un’indagine effettuata dalla nota piattaforma The Fork, che permette di prenotare online il proprio tavolo al ristorante, ci fa capire quanto il veganesimo sia in crescita. Secondo l’indagine l’81% degli italiani proverebbe un ristorante vegano e il 48% si dice interessato a limitare il consumo di carne in futuro.
Altro dato interessante è che l’Italia ha registrato in Europa l’aumento più forte di prenotazioni nei ristoranti che offrono anche piatti vegani: i booking sono cresciuti infatti di 26 volte dal 2016 al 2019. Segue poi il Belgio, con un aumento di 12 volte, e la Francia, 10 volte.
Breve storia del veganesimo
La scelta di questa data non è casuale. Il primo giorno di novembre infatti ci riporta alla storia più antica del veganesimo. Il 1 novembre 1944 Donald Watson, noto attivista, istituì a Londra un gruppo chiamato “Vegan Society”.
Il termine “vegan” fu coniato prendendo l’inizio e la fine della parola “vegetarian”. La differenza fondamentale tra “vegetarian” e “vegan” è che la dieta vegana si basa sul consumo esclusivo di alimenti di origine vegetale, mentre le diete vegetariane includono alcuni derivati di origine animale.
I benefici per la salute
L’obiettivo principale della Giornata mondiale del vegan è quello di far capire che l’alimentazione non debba basarsi sullo sfruttamento degli animali. Inoltre una dieta vegana può apportare molti benefici per la salute. Innanzitutto un consumo minore di colesterolo, grassi saturi e proteine animali.
Mentre ci sarà un’assunzione maggiore di carboidrati complessi, fibre dietetiche, magnesio, acido folico, vitamina C e E, carotenoidi e altri composti fitochimici. Le conseguenze, altrettanto benefiche, di questa alimentazione sono migliori condizioni di salute e meno stress. Inoltre si riducono le possibilità di intossicazione alimentare. Da considerare anche il ridotto impatto ambientale.
Inoltre possiamo dire che le diete vegane aiutano nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie particolarmente diffuse come, per esempio, i disturbi cardiovascolari, l’ipertensione, il diabete, il cancro, l’osteoporosi, le malattie renali e le artriti. Diventare vegani non è solo una scelta alimentare, ma uno stile di vita.