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Valentina Bonaccio e il sogno dalle profonde radici

48948582_520501385123434_2068638682784464896_nQuella di Valentina Bonaccio è di certo la storia di un nascente e florido talento.

Giovane cantautrice e musicista cremonese, che scopre il suo appassionato amore per la musica sin dalla tenera età, quando allietava familiari e amici col canto, sino ad arrivare al Teatro  Amilcare Ponchielli di Cremona con Franz di Cioccio storico leader della Pfm, per la decima edizione di ” Back to School,  progetto realizzato dal Comune di Cremona il quale offre   la possibilità ai giovani cantanti e musicisti di prendere lezioni dai più grandi maestri della musica.

Valentina e gli altri ragazzi scelti per bravura ed eccellenza, nell’ambito dell’evento svoltosi nel 2016, eseguirono proprio i brani presi dal tour che la Pfm all’epoca fece nel 78 con Fabrizio De Andrè.

Valentina si racconta al XXI secolo :

Come è nata la tua passione per la musica?

<<Già da quando avevo tre anni cantavo le canzoni dello zecchino d’Oro. Avendo poi i nonni in Calabria ho viaggiato spesso in macchina e durante questi lunghi viaggi di quasi dodici ore, cantavo per tutto il tempo. Mio nonno mi stimolava di continuo, mi invogliava infatti a ballare e a cantare. Poi in seconda media ho avuto in regalo la mia prima chitarra classica, ho preso lezioni nel 2011. Da lì ho avuto subito le idee chiare: volevo riuscire ad entrare al Liceo Musicale e ci sono riuscita. In quei cinque anni ho scelto come primo strumento la chitarra classica e come secondo strumento il pianoforte, quest’ultimo è stato un incentivo in più per accompagnarmi nella scrittura dei miei pezzi>>

-Raccontaci dell’esperienza di ” Back to School”. 

<<Al terzo anno di Liceo Musicale fino alla maturità  ho partecipato alle tre edizioni di ” Back to School” . In pratica il primo anno abbiamo cantato con Manuel Agnelli, cantante degli Afterhours è stata un’esperienza incredibile, Manuel è una persona splendida il quale ci ha dato tantissimi suggerimenti e dritte su come si sta su un palcoscenico. Poi l’anno successivo è arrivato Franz di Cioccio batterista della Pfm e con lui abbiamo cantato le canzoni riarrangiate dalla Pfm di Fabrizio De Andrè. L’ ultimo anno è arrivato Elio delle Storie Tese, in occasione del 450esimo anniversario di Monteverdi, abbiamo cantato le canzoni di Elio con gli intermezzi di Monteverdi, col supporto dell’orchestra. In queste tre esperienze ho imparato davvero tanto, soprattutto a stare davanti a tanta gente su un palcoscenico. >>

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-Da dove nasce l’esigenza di scrivere da sola le tue canzoni?

<< Il tutto è partito da una partecipazione ad un Workshop che si chiama ” la città della canzone”. Il workshop unisce quattro cantautori, scelti in tutta la penisola, ogni anno, inviando un paio di bozze di canzoni.

Per una settimana si vive praticamente insieme a tutti gli altri cantautori, si scrive una canzone che poi si può portare al concerto di chiusura del Workshop. Da lì posso dire di aver cominciato seriamente a scrivere, a scoprire il mio genere d’appartenenza.>>

-Ecco, qual è il tuo genere di riferimento, attualmente?

<< Durante la mia ricerca artistica ovviamente molte cose sono cambiate. Adesso posso dire che il mio genere è sicuramente il pop, sulla scia di Emma Marrone, Annalisa Scarrone e Noemi. Non nego che mi piacerebbe scrivere per loro.>>

Di cosa parlano i tuoi testi? Cosa vuoi esprimere attraverso la tua musica?

<< Scrivere per me è uno sfogo, è un modo per emozionarmi e riuscire ad emozionare. Sono una perfezionista, scrivo di getto ma ci ritorno su più volte perché preferisco che quel che scrivo abbia un certo impatto emotivo. Credo si scriva in primis per se stessi e su queste basi, quando riesci ad arrivare agli altri è davvero bello.>>

-Abbiamo parlato di Pfm, De Andrè. Quali sono quindi i tuoi punti di riferimento in musica?

<< Ascolto un po’ di tutto, non ho dei veri punti di riferimento in realtà. Probabilmente cerco di seguire di più quei cantanti che possono darmi qualcosa in più a livello vocalico o tecnico. Dal punto di vista testuale invece tendo ad essere più libera, seguo più me stessa. Spesso infatti quando si ama molto il modo di cantare o di scrivere di qualcuno ne si è inevitabilmente influenzati, quindi cerco di seguire ciò che ho dentro senza un genere specifico. >>

Di recente in radio sta girando una canzone che si chiama ” Non mi basta” in collaborazione con Alex Scott cantautore e produttore.  Come nasce questa collaborazione?

<< Io e lui adesso cantiamo in un’orchestra, l’idea è quella di far girare i pezzi scritti da noi in questo modo, poiché si ha più contatto col pubblico, si instaurano delle fantastiche relazioni umane e abbiamo la possibilità di avere un riscontro diretto, parlando personalmente con le persone. Ora stiamo scrivendo un po’ di pezzi insieme e tra poco uscirà il nostro album ” Fantasma” che è autoprodotto. Il brano ” Non mi basta” l’ho scritto quest’estate, avevo un riff di pianoforte sull’introduzione del brano, ma non sapevo come metterlo giù con le strofe perché era un po’ complicato. Poi l’ho ripreso scrivendo le due strofe e con Alex ho scritto i ritornelli. >>

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Il mondo della musica ad oggi è un mondo un po’ difficile. Quindi se dovessi lasciare un messaggio a chi come te, segue questo sogno, cosa diresti?

<< Sì il mondo della musica è davvero duro oggi. Per me la cosa fondamentale è seguire la musica per quella che è, non vederla come mercato così come viene vista oggi, grazie anche ai talent show, o banalmente i video di YouTube. E’ necessario credere nella propria musica perché se la si sente davvero addosso la musica può fare tanto. La musica è musica, richiede migliorie continue, lavoro sodo e tanta tanta passione. >>

-Progetti futuri?

<< In primavera probabilmente mi occuperò con Alex per l’uscita del mio Album>>