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Vaccinazioni, De Luca e governo le accuse del presidente

Particolarmente veemente la diretta di ieri, venerdì 29 gennaio 2021, nel corso della quale il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha toccato diversi argomenti, dalle vaccinazioni alla crisi governativa.

De Luca ha voluto sottolineare la situazione di totale precarietà sulla quale si basa tutta la campagna vaccinale Italia, che affrontata con noncuranza, quasi lascivia, rischierebbe di gettare nuovamente l’Italia in una totale zona rossa, bloccando ulteriormente la ripresa e l’economia italiana.

Il punto focale della diretta è però la tematica delle vaccinazioni, “se la quantità dei vaccini resta questa, la copertura vaccinale per la Campania non si concluderà nel 2021, come era il nostro obiettivo, ma nel 2022”.

Il governatore non ha poi perso occasione per denunciare lo stato di totale precarietà nel quale versa l’Italia, data anche l’impossibilità di avere qualche certezza riguardo le forniture, sottolineando anche come “in questo momento in Italia non abbiamo più il ministero della Salute ma un commissario per l’emergenza. Siamo nelle mani di burocrati, tecnici che qualche volta perdono la testa e vengono presi dal delirio di onnipotenza e non capiscono quali sono i limiti della propria azione e natura. Alcuni ministri di questo governo in altri Paesi non sarebbero stati presi nemmeno come parcheggiatori abusivi”.

La diretta continua sottolineando come in Campania ci sia tuttora un livello abbastanza elevato di positivi, ma anche un rilassamento grave della sorveglianza, che a lungo andare potrebbe portare nuovamente alla zona rossa per la regione, sottolineando come le decisioni ministeriali riguardanti il ritorno in presenza della didattica siano state incisive in tal senso.

Non ha poi esitato a sottolineare che, seppur vi siano difficoltà particolarmente evidenti, la campagna per le vaccinazioni, secondo De Luca, riguardante gli ultra ottantenni partirà tra il 7 ed il 10 febbraio. “Iniziate a dare la vostra adesione, vi invito a darla attraverso la piattaforma informatica o i medici di base. Poi dal dieci saprete quando e dove andare a fare il vaccino e se sarà necessario lo faremo a casa”.

Seppur il tema centrale del consuetò monologo sia stato quello delle vaccinazioni, non è stata persa occasione per lanciare anche un veemente attacco nei confronti del governo, in un periodo ricco di difficoltà nel quale la crisi governativa dovrebbe essere un problema da evitare, al fine di risollevare e stabilizzare le sorti del paese,  “la democrazia italiana non ha dignità in questo momento, l’immagine che arriva dalle istituzioni è una vergogna, una immagine di mercato della politica. Come previsto il governo è entrato in crisi, so che tutti avete brividi di commozione quando ascoltate le dichiarazioni delle diverse delegazioni parlamentari non voglio privarvi di questa commozione, tenetevela tutta per voi. Ci sentiamo tra una settimana, dieci giorni, non perdiamo tempo. Alcuni ministri di questo governo in altri Paesi non sarebbero stati presi nemmeno come parcheggiatori abusivi”.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II