Riceviamo e pubblichiamo
Pregiatissimo Presidente Vincenzo De Luca,
considerata la grave e conclamata situazione epidemiologica e l’emergenza di carattere
nazionale caratterizzata dal Virus Covid-19, con spirito collaborativo, per cercare un rimedio ad
una situazione paradossale e per alcuni tratti assolutamente inconcepibile, sono costretto a
rivolgermi direttamente a Lei, atteso che l’Organizzazione Sindacale del Comparto Sicurezza,
l’U.S.I.P ( U.I.L. Confederale), che mi degno di rappresentare a Napoli, ha come unico interesse
quello di tutelare i nostri concittadini nonché elettori, dipendenti del Ministero dell’Interno ed al
servizio del Sistema Sicurezza.
Chi scrive è ormai quasi un trentennio che svolge la funzione di sindacalista a tutela dei
lavoratori, ritenendomi, ormai, un ingranaggio di un complesso meccanismo del quale anche
Lei, Governatore, fa parte.
Noi del Sindacato U.S.I.P., siamo il termometro ramificato sul territorio, pertanto Le
chiediamo di voler attivare, come arma di prevenzione il tampone, per assicurare modalità di
tracciamento del virus sempre più complete, per gli agenti e gli operatori delle Forze dell’Ordine che
agiscono a diretto contatto con la popolazione in qualsiasi situazione di emergenza.
Come in tutto il Paese anche noi, appartenenti alla Polizia di Stato, esattamente come per
l’apparato Sanitario, stiamo vivendo un momento veramente difficile, nonostante la nostra Regione
Campania stia tenendo ancora, rispetto ai fatti che quotidianamente sono resi pubblici, anche grazie
alle Sue stringenti ma eque misure di prevenzione .
Un vero bollettino da guerra, dove i professionisti dell’Ordine e della Sicurezza
Pubblica, oltre ad intervenire tempestivamente nei momenti dove si potrà accentuare la
tensione sociale, oppure negli atteggiamenti di irresponsabilità, nelle condotte non adeguate
dei cittadini, porteranno, sempre e comunque, assistenza all’intera collettività.
Le donne e gli uomini in divisa sono stati fin da subito in prima linea e non possiamo non
considerare che siano allo stremo delle forze.
Le rivolgiamo un ancorato appello, affinché chi tutela i Cittadini e le Istituzioni venga
primariamente assistito e garantito.
Stanchezza, angoscia , paura del contagio stanno rimarcando quella distanza tra i
lavoratori del Comparto Sicurezza e molti dei comportamenti di chi ne ha la responsabilità, senza
comprendere, invece, che si dovrebbe essere più umani e comprensibili nei confronti di chi rischia
tutti i giorni la vita e la salute per proteggere la collettività.
Da ogni luogo di lavoro ci segnalano delle criticità, i contagi sono in aumento esponenziale,
chi lamenta della mancata sanificazione degli uffici oppure della auto di servizio, chi dei DPI ai
minimi storici oppure inesistenti., come ad esempio le mascherine facciali FFP2/FFP3.
La scarsità dei gel disinfettanti e, comunque dei DPI in generale, porta un serissimo rischio di
contagio per i poliziotti i quali sono costretti a dover centellinare se non escludere il loro uso; gli
stessi poliziotti che non hanno mai voltato le spalle al loro dovere, stanno dimostrando sul campo
il loro eroismo e la loro prodezza con spirito di sacrificio, preparazione, equilibrio e
generosità, al pari di tutti coloro che contribuiscono a salvare le vite umane da questo disastro
mondiale prodotto da un virus nato chissà come.
Governatore, i poliziotti non sono immuni al contagio, non sono produttori naturali di
vaccino anti Covid19 e riteniamo sia doveroso, per questi Eroi e le loro famiglie, la
somministrazione del TAMPONE, in modo che, chi garantisce ogni giorno con il rischio della
propria vita l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, sia scientificamente escluso che possa essere un
soggetto infetto, anche asintomatico. Scontato che tale fornitura e screening si dovrebbe ripetere
ciclicamente.
Tenga presente Governatore De LUCA, che il Prefetto di Napoli, su propria iniziativa, sta
permettendo in queste ore su base volontaria, uno screening su tutto il personale civile della
Prefettura e dei pochi poliziotti ( circa 12 unità ) in servizio presso i rispettivi corpo di guardia.
Lodevole iniziativa ma insufficiente.
Le diamo un dato verificabile : in Campania prestano servizio attualmente 8.584 uomini
della Polizia di Stato di cui 455 appartenenti ai ruoli tecnici. A questi si aggiungono 9.583
appartenenti all’Arma dei carabinieri e 4.522 uomini della Guardia di finanza.
È scontato e necessario evitare qualsiasi ripercussione sugli apparati statali e non possiamo
non analizzare la promiscuità degli ambienti e i contatti che ogni giorno hanno con migliaia di
persone, senza ipotizzare che gli stessi operatori possano essere veicolo di contagio.
Siamo certi, come Sindacato di Polizia, che tale iniziativa rientri nei Suoi poteri ed appieno
titolo in una possibile strategia di prevenzione per arginare il contagio.
Inoltre, non riusciamo a comprendere, ad esempio, le motivazioni della mancata misurazione
della temperatura corporea presso gli uffici di Polizia aperti al pubblico, uffici denunce, ritiro
passaporti, porto d’armi, ufficio Immigrazione, così come previsto dall’attuale normativa anti
Covid.
Dopo nostre pressioni, anche pubbliche e sulla stampa, finalmente, in data 30 ottobre è stata
emanata circolare ministeriale che comunica l’accreditamento di un budget economico per
soddisfare le esigenze di acquisto dei dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea presso
tutti gli uffici di Polizia.
Le chiediamo di vigilare insieme a noi sulla questione.
Infine Le segnalo, Presidente, per l’Ufficio Immigrazione sito in Via Galileo Ferraris, ormai
zona focolaio, anomali assembramenti quotidiani con centinaia di cittadini extracomunitari, in
attesa di essere ricevuti per il disbrigo delle pratiche di rito o per prendere un appuntamento.
Atteggiamento irresponsabile e sconsiderato.
A tal proposito suggerisco l’utilizzo della famosa Agenda Elettronica.
Concludendo, casi di positività tra i poliziotti ci sono e la parabola è in rapida crescita,
partendo dal IV Reparto Mobile, Reparto Prevenzione Crimine Campania, Ufficio Prevenzione
Generale-Volanti, Squadra Mobile, Commissariati Sezionali e Distaccati, Specialità Polstato,
Divisioni ed uffici Questura, nonostante i nostri ripetuti allarmi nei confronti di alcuni Dirigenti
indifferenti e sordi ma con le radioline accese per informarsi del loro percorso di carriera.
Per quanto sopra argomentato, Le chiediamo di far eseguire o predisporre, il prima possibile,
il tamponi naso-faringeo per la diagnosi di infezione da COVID-19 ai poliziotti impegnati sul nostro
territorio, magari attraverso il nostro Ufficio Sanitario Provinciale oppure attraverso Laboratori
privati (gratuitamente), poiché non vorremmo essere noi stessi, senza saperlo, a costituire un veicolo
di contagio.
Il Metodo utilizzato del Prefetto Marco VALENTINI, con postazioni mobili ASL interne alle
caserme e su base volontaria dei dipendenti, sarebbe da prendere in seria considerazione.
Ciò posto, è chiaro ed evidente che anche dopo aver eseguito il Tampone con esito negativo,
non si può escludere il pericolo di contagio successivo, ritenendo doveroso ripeterlo
sistematicamente.
Certi che prenderà in considerazione le nostre preoccupanti riflessioni, esprimendo plauso al
Suo operato e rimanendo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento, La salutiamo con rispetto e stima.