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Usa: scontri dopo la decisione della Corte Suprema

Nella giornata di ieri, in alcune città degli Usa, a seguito della decisione della Corte Suprema di respingere il ricorso dei pro-Trump per ribaltare l’esito del voto, in molti sono scesi per le strade, scatenando scontri che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

La Corte Suprema, infatti, ha deciso di rigettare il ricorso sostenuto dal Texas e da un’altra decina di Stati, che con l’ausilio dell’amministrazione Trump hanno chiesto di ribaltare l’esito delle votazioni presidenziale che hanno visto uscire vincitore il democratico Joe Biden.

L’azione legale era stata richiesta dal procuratore generale del Texas, Ken Paxton, contro le modifiche procedurali di voto nelle ultime elezioni in Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin. Quest’ultimo  ha chiesto il blocco dei voti effettuati in questi Stati e di rinviare la riunione del 14 dicembre in cui lo stesso collegio è chiamato ad eleggere formalmente il nuovo presidente.

A seguito del verdetto negativo, in molte città degli USA, i raduni pro-Trump hanno raggiunto incredibili picchi di violenza.

Le manifestazioni sono infatti degenerate, trasformandosi in scontri che le forze dell’ordine hanno dovuto sopperire.

Secondo il New York Times, solo ad Olympia, città nello stato di Washington, oltre ai 23 arresti, sono stati registrate 4 persone accoltellate e ricoverate con ferite gravi e un probabile omicidio per colpo di arma da fuoco.

Difatti, in alcuni video pubblicati sui social si sente il rumore emesso dal colpo dell’arma da fuoco mentre gruppi anti-Trump si muovono verso i manifestanti.  Successivamente si sentono richieste d’aiuto nei confronti di uno dei manifestati anti-Trump accasciatosi a terra.

In uno dei video si vede anche un uomo con cappello rosso fuggire dalla scena del crimine dopo lo sparo.

Anche nella capitale USA ci sono stati molti momenti di agitazione. A Washington, infatti,  migliaia di persone hanno manifestato davanti alla Corte Suprema e a Freedom Plaza, nei pressi della Casa Bianca.

La polizia è dovuta intervenire con i gas lacrimogeni per sopperire lo scontro tra i pro e anti Trump, arrestando 6 persone.