Il segretario Roberto Massimo: “siano, nel caso, dichiarate vittime del dovere”
“È paradossale che in un momento difficile come questo per il mondo intero, nella Commissione IV Difesa del Senato, si possa proporre ed approvare un parere finalizzato a tutelare i Dirigenti di Polizia in merito ad eventuali comportamenti omissivi assunti in materia di protezione del personale dal rischio di contagio da COVID-19”.
È quanto dichiara in una nota il Segretario Generale della U.P.L. Sicurezza di Napoli Roberto Massimo.
“Avremmo sperato che con una forte assunzione di responsabilità, in sostituzione della tutela civile e penale dei manager Pubblici, si fosse proposto il taglio dell‟iva sui dispositivi di protezione individuali, come maschere facciali, guanti, igienizzanti per i cittadini italiani e lo sblocco delle forniture provenienti dall‟estero, compreso lo snellimento delle procedure di sdoganamento, affinché uomini e donni del Comparto Sicurezza e del Comparto Sanità, eroi al servizio della cittadinanza, potessero immediatamente essere protetti”, continua il Segretario Provinciale di Napoli.
“Allo stesso tempo sarebbe stato necessario varare una norma che, in situazioni emergenziali come questa, potesse consentire ai lavoratori di ottenere un risarcimento danni congruo per i contagi subiti in servizio e contestualmente la possibilità di essere dichiarati vittime del dovere – conclude Roberto Massimo – provvedendo inoltre per legge, a test veloci (Rapid Test) in alternativa al tampone.
Con questi ultimi in 5 minuti, con una percentuale di attendibilità pari al 93%, si può apprende l‟eventuale contagio da Covid-19, applicando poche gocce di sangue dell‟operatore Sanitario o di Polizia, conoscendo così lo stato di salute degli stessi”.