Turchia, la corte di cassazione ha ordinato la scarcerazione immediata per Aytac Unsal. L’avvocato che da duecento tredici giorni ha effettuato lo sciopero della fame. Unsal deve scontare una pena di dieci anni e mezzo per associazione terroristica. Ma i giudici viste il peggioramento delle condizioni di salute dell’avvocato hanno ordinato l’immediata scarcerazione. Nelle scorse settimane i medici avevano sottolineato il rischio della contrazione del coronavirus per l’imputato a seguito dell’indebolimento del sistema immunitario.
La decisione della corte di cassazione turca arriva ad una settimana dalla morte di Ebru Timtik. Anch’ella condannata per associazione terroristica è morta dopo duecento trentotto giorni di sciopero della fame. Molte sono state le proteste pacifiche per ottenere la revisione dei casi dei due avvocati e un processo giusto.
Una faccenda che ha interessato l’opinione pubblica di tutto il Mondo. Molte sono state le indignazioni provocate dal modo di gestire la faccenda da Recep Tayyip Erdogan. Sia Aytac Unsal che Ebru Timtik erano impegnati nella difesa di alcuni attivisti di sinistra. La magistratura ha quindi accusato i due avvocati di sostegno ad una organizzazione marxista-leninista Dhkp-c. Quest’ultima considerata dai giudici come organizzazione terroristica.
A luglio sia Unsal che Timtik erano stati trasferiti in due nosocomi differenti sempre in condizioni di detenzione.
La decisione della Cassazione turca è concisa con la presenza in Turchia di Robert Spano. Quest’ultimo è il presidente della Corte Europea dei diritti dell’uomo e ha incontrato anche il presidente Erdogan.
Per evitare la stessa morte della collega Timtik, Aytan Unsal è stato liberato. Ma le condizioni dell’avvocato ormai in carcere da tre anni non sarebbero, da quanto si apprende, delle migliori. La situazione politica in Turchia è molto delicata e problematica e queste vicende risultano essere ancora molto radicate. Non bisogna trascurare la necessità, in Turchia, di leggi per la tutela dei diritti umani.