domenica 24 Novembre, 2024
13.2 C
Napoli

Articoli Recenti

spot_img

Unhcr.3,7milioni di bimbi rifugiati non vanno a scuola

Il rapporto Stepping Up è molto chiaro : sono oltre 3,7 milioni i bambini rifugiati sparsi per il mondo che nell’ultimo anno non hanno avuto accesso al diritto allo studio.
Questo è quanto è emerso dalle stime dell’UNHCR ( agenzia delle Nazioni Unite per Rifugiati, nata all’indomani della seconda guerra mondiale).
I bambini rifugiati che non hanno accesso all’istruzione non rischiano soltanto l’opportunità di perdere anni accademici, ma sostanzialmente la vita, per le condizioni assolutamente precarie in cui versano.
 Questo perché il contesto esistenziale dei rifugiati, tutti, non soltanto i bambini, è una condizione protratta nel tempo, infatti quasi 4 rifugiati su 5, vivono in esilio prolungato.
Di conseguenza i bambini rifugiati, trascorrono in esilio, il tempo, che dovrebbero invece passare tra i banchi di scuola.
Se la sopravvivenza è fatta certamente dal rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo, di avere una dimora come riparo,  beni di prima necessità come cibo e cure mediche, l’istruzione non dovrebbe passare in secondo piano, data la centrale importanza del diritto allo studio.
Per questo motivo l’UNHCR qualche giorno fa, ha lanciato la quarta campagna di sensibilizzazione sulla fondamentale importanza del diritto allo studio, per milioni di bambini rifugiati, che si concluderà il 16 Febbraio 2020 e che comprenderà una raccolta fondi chiamata ” Mettiamocelo in  Testa”.
Sempre seguendo i dati raccolti dall’UNHCR, se tutti i bambini conseguissero almeno la scuola secondaria, il tasso di povertà si ridurrebbe al 55% e il reddito pro capite potrebbe aumentare, garantendo così le condizioni atte al completamento del percorso di studi di bambini e ragazzi in una fascia d’età che va dai 5 ai 18 anni.
Ad oggi la Comunità Internazionale sta purtroppo perdendo uno dei più grandi e preziosi investimenti nel campo dell’istruzione.
La scuola, per tutti i bambini del mondo è un punto di riferimento, un luogo protetto dove è possibile  ritrovare quella normalità e supporto, che diversamente, in condizioni al limite della sopravvivenza , gli sono negate, così come afferma Laura Iucci responsabile della raccolta ” Mettiamocelo in Testa”.
L’iniziativa punta al sostegno, al supporto e ha come obiettivo quello di mandare a scuola entro la fine del 2020, 400 mila bambini che vengono dall’Iran, Pakistan, Yemen, Etiopia, Malesia, Kenya, Ciad e Ruanda.
A sostegno della campagna, la Serie A  , dedicherà giornate di Campionato in tutti gli stadi italiani, dall’1 al 2 Febbraio.