venerdì 22 Novembre, 2024
11.7 C
Napoli

Articoli Recenti

spot_img

Una nota della Santa Sede dice no alla benedizione alle coppie omosessuali

Illecito impartire una benedizione alle coppie omosessuali.

È quanto si apprende nella nota rilasciata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e approvata da Papa Francesco.

Una risposta negativa che giunge dopo il “Dubium” sollevato da alcuni sacerdoti sulla possibilità di impartire una benedizione alle coppie omosessuali che ne fanno richiesta.

Non una chiusura, nè una discriminazione, si legge nella nota. Semplicemente la cosa non è lecita per quello che prevedono le leggi della chiesa.

In primis, una benedizione di questo genere potrebbe essere erroneamente paragonata al Sacramento del Matrimonio, che per la Chiesa è quell’unione tra uomo e donna atta alla trasmissione della vita. Queste le esatte parole scritte nella nota: l’unione sarebbe illecita “in quanto costituirebbe in certo qual modo una imitazione o un rimando di analogia con la benedizione nuziale, invocata sull’uomo e la donna che si uniscono nel sacramento del matrimonio, dato che non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppur remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia“.

Nella nota si tiene a sottolineare che l’impossibilità di benedire le coppe omosessuali, non ha nulla a che vedere con la discriminazione. Infatti, si invita la comunità e i pastori ad “accogliere con rispetto e delicatezza le persone con inclinazione omosessuale, e sapranno trovare le modalità più adeguate, coerenti con l’insegnamento ecclesiale, per annunciare il Vangelo nella sua pienezza. Queste, nello stesso tempo, riconoscano la sincera vicinanza della Chiesa, che prega per loro, li accompagna, condivide il loro cammino di fede cristiana, e ne accolgano con sincera disponibilità gli insegnamenti”.

Lecito quindi impartire una benedizione a  “singole persone con inclinazioni omosessuali, le quali manifestino la volontà di vivere in fedeltà ai disegni rivelati da Dio“.

La sintesi della nota è quindi la seguente, e rimanda al concetto stesso del sacramento e del perdono cristiano, si possono benedire i peccatori ma non il peccato in se.