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Un Natale all’insegna della sostenibilità ambientale

Meno carne, solo pesce proveniente da specie non sovrasfruttate e tante verdure di stagione per le ricette della tradizione.

Dal WWF arrivano le dritte per un cenone green. “Innanzitutto, sulla nostra tavola natalizia bisogna far attenzione a tutti i prodotti vietati per legge“, suggerisce l’associazione.

“Per la nostra salute e per quella del Pianeta, cerchiamo poi, nei giorni di festa, di ridurre i consumi di carne, soprattutto quella bovina. Se scegliamo i prodotti ittici, ricordiamo sempre che i nostri mari sono già sottoposti ad un grande sforzo di pesca da decenni, ma che è possibile adottare semplici criteri di scelta, per non aggravare questo impatto sulla loro salute. Nella scelta del pesce da mettere in tavola concentriamoci sul fresco, proveniente da pesca locale e artigianale a ‘miglio zero’, e nel rispetto della stagionalità.

Il Mediterraneo è il mare più pescato al mondo: qui circa l’80% degli stock ittici monitorati risulta sovrapescato. In generale, comunque, possiamo fare attenzione a non scegliere specie sovrasfruttate. Prima tra tutte proprio l’anguilla, oggi classificata come ‘in pericolo critico’ nella Lista Rossa IUCN, il gradino immediatamente precedente l’estinzione. Insieme a lei lo smeriglio, la verdesca e il palombo, il pesce spada, il nasello, la cernia, le alici e la rana pescatrice. In alternativa, è importante saper valorizzare le specie locali meno conosciute e, quindi, poco richieste, quali il sugarello, il tonnetto alletterato, il tombarello, la lampuga, la ricciola e la triglia di scoglio. Vanno bene anche molluschi come vongole, cozze e ostriche; tra i crostacei il gambero bianco (se proveniente dal Mediterraneo occidentale e dall’Adriatico) e la pannocchia.

Ma il regalo migliore che potremmo fare al Pianeta è una cena vegetariana con ingredienti locali e di stagione, possibilmente da agricoltura biologica. Nella tradizione italiana esistono piatti vegetariani in grado di soddisfare anche i palati più esigenti e dicembre ci offre un’enorme varietà di verdure, quali bieta, broccoli e broccoli romaneschi, carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicoria, cime di rapa, finocchi, funghi, indivia, lattuga, porri, radicchio, rape, ravanelli, sedano, sedano rapa, spinaci, tartufo bianco e nero, topinambur, valerianella, zucca.

Dicembre è anche il mese degli agrumi. I cachi raggiungono la massima maturazione e dolcezza. E ancora: bergamotto, castagne, kiwi, limoni, melagrana, melone d’inverno, mele, pere, pompelmi, uva e l’immancabile frutta in guscio.

Infine, facciamo attenzione a evitare gli sprechi. Ogni anno, vista l’abbondanza che caratterizza le feste, i rifiuti aumentano del 30%. Essendo il 2019 l’anno del plastic free e della sostenibilità ambientale, anche il Natale segue questo filone. Riduciamo, quindi, gli sprechi a tavola: stiamo attenti a conservare bene quello ciò che acquistiamo e a non buttare ciò che avanza“.