Dopo un periodo particolare in cui la cultura ha sofferto particolarmente, si sente la necessità di iniziare il 2021 con speranza. Il mare fa parte di noi. La cultura dell’Italia meridionale si fonda essenzialmente sulla storia di questo mare e questo non si può dimenticare. E’ per questo che alcuni comuni del golfo di Napoli hanno proiettato un fascio di luce verso l’isola di Procida, unica isola tra le dieci finaliste come Capitale della Cultura Italiana 2022. L’iniziativa è stata intitolata “Un faro per la cultura”.
Un faro per la Cultura: i partecipanti
E’ stato il comune di Lacco Ameno a lanciare questa simbolica iniziativa. I comuni di Bacoli, Giugliano in Campania, Portici, Torre del Greco e Monte di Procida hanno subito raccolto l’invito e hanno illuminato l’isola nelle sere del 6 e del 7 gennaio. Il gesto simbolico, ha acceso un faro su quanto sia realmente importante la cultura per la civiltà. Il 18 gennaio è la data in cui la commissione nominata dal Mibact indicherà la città designata a capitale italiana della cultura.
Grande l’entusiasmo dei sindaci delle città che hanno partecipato all’iniziativa. Il sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi ha dichiarato: “Siamo uniti dal mare che ci lambisce e dall’amore per la cultura.” “E’ un’occasione unica per tutto il golfo di Napoli”, ha sottolineato Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno. Secondo Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli invece: “Sono state notti magiche: insieme possiamo fare sempre meglio per la nostra terra.”
La cultura non isola
Ricordiamo che il percorso di questa candidatura segue il tema “La cultura non isola”. Parliamo di un programma nato da una serie di sessioni che hanno visto il coinvolgimento attivo della popolazione. Il programma abbraccia, tra l’altro, 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi culturali rigenerati. A supporto della candidatura di Procida una rete di enti, come le università, la Regione Campania e la Città metropolitana.
A sostenere la candidatura tantissimi personaggi dello spettacolo come Toni Servillo e Luisa Ranieri. Il noto attore e regista napoletano ha dichiarato: “Con grande piacere e profonda convinzione mi onoro di sostenere la candidatura di Procida a Capitale italiana della cultura nel 2022. Penso sia importante che al termine di un anno così difficile arrivi proprio da un’isola il messaggio della cultura che unisce, anziché dividere”. Luisa Ranieri, attrice e conduttrice napoletana, ha detto:“La cultura non isola perché le isole sono approdi naturali per le genti, che qui lasciano qualcosa, una parola, un suono o una fotografia. Procida è la storia di migliaia di incontri: per questo sostengo la sua candidatura a capitale italiana della cultura.”
L’orgoglio di Raimondo Ambrosino
Con grande orgoglio Raimondo Ambrosino, sindaco di Procida, si è mostrato emozionato per questa grande opportunità:“Siamo orgogliosi di rappresentare tutte le isole d’Italia, il territorio flegreo e l’intera Campania in questa sfida appassionante. Procida sta mettendo in gioco il suo straordinario bagaglio di esperienze, riti, tradizioni e bellezze, ma soprattutto un programma articolato, realizzato con il contributo di tutti in una straordinaria esperienza di progettazione partecipata.”