La musica e il movimento associati assieme sono di grande aiuto per la crescita e l’apprendimento dei bambini.
Il corpo è vita: impara, ricorda , si esprime. Ma soprattutto il corpo è movimento ed è attraverso il movimento che il bambino conosce e scopre il mondo.
Oramai è stato appurato che il metodo scolastico tradizionale, quello cioè che prevede che i bambini stiano fermi per molte ore sui banchi di scuola a ricevere passivamente delle nozioni e degli insegnamenti, è risultato fallimentare o almeno non ha ottenuto i risultati che avrebbe potuto ottenere con un approccio diverso: più attento al gioco e al movimento.
Poiché i piccoli imparano attraverso il corpo compito dell’educatore dovrebbe essere quello di creare le condizioni affinché i bambini possano esprimersi liberamente. E soprattutto dovrebbe dare importanza e valore alle personali interpretazioni simboliche e imitative dei suoi allievi.
Obiettivo di fondamentale importanza, da raggiungere attraverso il corpo e il movimento, è quello di arricchire la fantasia del bambino.
Infatti l’educatore dovrebbe far sì che non vada perduta la spontaneità e l’impulsività di cui sono dotati i piccoli e indirizzarli alla scoperta di nuove possibilità gesto-motorie, poiché ciò è di grande aiuto per la creatività.
Infine l’unione fra musica e movimento, permette al bambino di capire come possa esserci il combaciare dei movimenti innati e spontanei del suo corpo a quelli musicali, creando così un primo approccio tra sé e la realtà circostante.
A volte una discrepanza tra il suono e il movimento genera nuovi stati d’animo e nuove connessioni. Ad esempio quando a un brano particolarmente lento e rilassato, noi compiamo gesti veloci e scattanti. In questo modo creiamo libere associazioni e incrementiamo il nostro bagaglio emotivo.
Dunque è importante che questa libertà espressiva si manifesti sin dall’infanzia e la si lasci andare senza ostacolarla, permettendo così ai bambini di sviluppare in un modo più sano la loro forma mentis.