UEFA: Unione delle Federazioni Calcistiche Europee, sembra pronta a ripartire a porte chiuse. Si tratta di una delle confederazioni continentali dell’organo di governo del calcio mondiale.
Dopo il rinvio degli europei, la UEFA non intende indietreggiare anche per i campionati e le coppe. A tal proposito, il Presidente sloveno, Aleksander Ceferin ha asserito: “La priorità è senz’altro la salute di tifosi e giocatori, ma una ripartenza per portare a termine gli impegni calcistici è doverosa. Le partite potrebbero riprendere senza spettatori. Seppur trasmesse solo alla televisione, le partite possono essere occasione di svago e di parvenza di normalità per la popolazione”.
Non esistono attualmente scadenze per la ripartenza, ma non giocare non può e non deve essere una soluzione. Le persone hanno bisogno di emozioni a cui aggrapparsi in questo difficile scenario.
Rinviare ancora o addirittura cancellare gli impegni precedentemente presi potrebbe avere un impatto irrimediabile su leghe e club. Nonostante ciò non si può ripartire senza il via libera delle istituzioni, significherebbe trasgredire un ordine.
Insomma, bisognerà attendere ancora un pò, ma le società si stanno organizzando per ripartire appena possibile. Il mondo ha bisogno di tornare alla normalità.
Le autorità permetteranno la ripresa solo se le misure di sicurezza adottate verranno rispettate e saranno efficienti, non dovranno in alcun modo recar danno alla popolazione.
In merito alla possibilità di ritirarsi dalle competizioni come ha annunciato il Belgio, Ceferin ha dichiarato: “Il calcio è interconnesso, Il Comitato esecutivo prenderà in esami i vari casi ma al momento non è possibile fare previsioni a lungo termine. Sicuramente bisogna dare maggior flessibilità a club e giocatori ed estendere la finestra per il calcio mercato è una buona opzione”.
Il vero rischio è che il calcio possa perdere l’unità e la solidarietà di cui ha goduto fino ad oggi, ma sembra necessario porre le varie decisioni dinanzi al profitto.