venerdì 22 Novembre, 2024
18.7 C
Napoli

Articoli Recenti

spot_img

Twitter: nel 2006 il primo cinguettio

Era il 21 marzo 2006 quando venne scritto il primo Tweet, il primo cinguettio della storia della piattaforma Twitter.

Jack Dorsey collaudando il social digitò: “Sto impostando il mio twitter”.

Si tratta di testo di pochi caratteri, breve come un sms, che racchiude l’evoluzione della piattaforma, che nasce per accogliere comunicazioni veloci. Twitter da quel momento è stata destinata un canale di comunicazione a portata di smartphone, utile strumento per seguire, commentare, fatti di cronaca, politica, eventi sportivi o di spettacolo.

Twitter e il suo successo

Dopo il primo tweet, il 15 luglio ci fu il lancio ufficiale della piattaforma, diciassette anni fa. Twitter dal primo momento è stato un successo sempre in crescita. In un solo anno triplicò la mole di cinguettii.

In origine però il simbolo del cancelletto non esisteva: il suggerimento arrivò da un utente, Chris Messina. Era il 23 agosto del 2007, quando venne utilizzato il primo hashtag. In diciassette anni la piattaforma ha fatto molta strada: ha acquisito aziende, potenziato la chat, i video, le foto.

Nel 2017 raddoppiò i caratteri dai 140 iniziali ai 280 attuali.

Cinguettare

“To-tweet” in inglese significa “cinguettare” e non è un caso che sia un uccellino di nome Larry l’icona di questo social network. L’uccellino è in omaggio al giocatore di basket Larry Bird.

“Me l’ha detto un uccellino” si dice usando un’antica espressione, spesso usata con i bambini. Ma non è un caso. Infatti viene attribuito da sempre agli uccelli la reputazione di “pettegoli”.

L’origine risalirebbe a Romolo e Remo, i quali pattuirono che chi avesse visto in cielo il maggior numero di uccelli, avrebbe avuto il privilegio di scegliere dove fondare Roma. Leggenda narra che Romolo avvistò uno stormo e Remo solo sei.

La pratica degli “auspici”, inoltre, veniva praticata sugli uccelli di dagli indovini, che ne ricavavano cattivi o benevoli presagi.

Poi possiamo pensare ai piccioni viaggiatori, utilizzati sia nell’antica Grecia che durante le guerre mondiali, quando alcuni messaggi strategici vennero affidati alle loro zampe piuttosto che a telegrafi e telefoni.