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Turista in scooter nel parco archeologico di Pompei: denunciato

Turista australiano girava negli scavi di Pompei a bordo di uno scooter. E’ l’insolita scena a cui hanno assistito i carabinieri quando all’altezza di “Porta Anfiteatro” hanno bloccato un turista di 33 anni che era entrato abusivamente nel Parco archeologico attraverso il varco di Porta Vesuvio, dove alcuni addetti erano impegnati in attività di routine.

Quando i militari lo hanno fermato, il turista si è scusato dicendo di non sapere che quei viali fossero vietati ai mezzi non autorizzati. Intanto, a bordo di uno scooter a noleggio, aveva percorso un chilometro e mezzo di “storia” approfittando dell’apertura momentanea di un passaggio di servizio.

I Carabinieri del Posto Fisso Scavi e la vigilanza del Parco lo hanno immediatamente notato e raggiunto. Appurato che non fosse stato arrecato alcun danno al patrimonio archeologico, l’uomo è stato denunciato per accesso abusivo all’interno del parco archeologico.

Una nota del parco archeologico chiarisce in merito a quanto accaduto che: “Il turista, seguendo l’ingresso di auto di ditte di cantiere, ha percorso un tratto esterno della città e non strade antiche. L’intrusione ha determinato l’attivazione immediata della squadra di vigilanza del Parco che è riuscita a bloccarlo fino all’arrivo dei carabinieri. Il tratto percorso è un viale esterno alla cinta muraria della città antica, in terra battuta, utilizzato dalle ditte impegnate in cantieri di lavori di scavo, messa in sicurezza e restauro e non accessibile al pubblico. Pertanto, non c’era pericolo né per i visitatori del sito né per il patrimonio archeologico in nessun momento dell’episodio, che si è concluso dopo pochi minuti grazie all’efficiente servizio di vigilanza e videosorveglianza del Parco archeologico“.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.