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Turchia: devastante terremoto nella notte

La Turchia è stata devastata da un fortissimo terremoto di magnitudo 7.8, le vittime sono oltre 1700.

La forte scossa è stata registrata nel sud della Turchia, con epicentro nella provincia di Gaziantep. Il terribile sisma si è verificato alle ore 4.17 ora locale, le 2.17 in Italia.

All’alba è stata diramata un’allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane. Ma poi l’allarme è stato revocato.

Al sisma di questa notte sono susseguite tante altre scosse di assestamento. Ma alle ore 13.15 (ora italiana) un ulteriore violento terremoto – di magnitudo 6.0 – ha scosso di nuovo il centro-sud della Turchia: è quanto dichiarato  dal sito dell’Istituto geofisico statunitense USGS. L’istituto ha localizzato l’epicentro della nuova scossa a 5 km a nord-est di Goksun, nella provincia di  Kahramanmaras, ad una profondità di 10 km. 

Le autorità turche hanno riferito che il castello di Gaziantep, di epoca romana costruita nel terzo secolo, è stato completamente distrutto dal terremoto e ridotto ad un cumulo di macerie. Anche la Chiesa dell’Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo, è stata in gran parte distrutta dal sisma.

Un terremoto devastante, si scava alla ricerca delle vittime e di sopravvissuti.

Tanti i palazzi crollati, colpita anche la Siria, e la cittadella siraniana di Jindiris è stata rasa al suolo sono ancora molte le persone intrappolate sotto alle macerie.  Proprio nelle zone interessate sono concentrati tantissimi sfollati, circa 4 milioni di persone sfuggite al regime. Inoltre, la maggior parte degli edifici crollati era fatiscente e di “fortuna” e purtroppo l’assistenza sanitaria è piuttosto precaria.

Si è trattato di un sisma molto forte, come  Erdogan stesso ha ribadito: “ È il terremoto più forte dal 1939″. Mentre la Farnesina ha confermato che non ci sono vittime italiane.

Diversi paesi hanno offerto aiuti a Turchia e Siria: l’Unione Europea ha già inviato squadre di soccorso in Turchia attraverso il “meccanismo dell’Unione Europea per la protezione civile”, uno strumento nato nel 2001 che si attiva per le emergenze.

La Turchia è una delle zone sismiche più attive al mondo a causa della sua posizione, in quanto si trova in corrispondenza di diverse faglie.  L’agenzia statale per le emergenze ne ha registrati più di 22mila solo nel 2022.