Già in passato la questione religiosa ed in particolare del crocifisso è stata ritenuta molto importante riguardo i confini nostrani ed adesso è tornata nuovamente d’attualità.
Sin dal 2009 vi sono state questioni delicate attorno a questa vicenda ed addirittura vi sono stati corsi e ricorsi giudiziari con prima il Tar e poi il Consiglio di Stato che si sono espressi positivamente sulla vicenda. Successivamente la Corte europea per i diritti dell’uomo si è invece così espressa affermando che si trattava di:
“una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni e del diritto degli alunni alla libertà di religione”, questa sentenza obbligò così l’Italia a pagare cinque mila euro per danni orali, ma due anni dopo Roma è stata assolta definitivamente dal Grand Chambrè.
In questi giorni la vicenda è tornata nuovamente in auge grazie al presidente della Giunta provinciale in Trentino, il leghista Maurizio Fugatti. Questi ha annunciato che in tutte le scuole del Trentino potrebbe, (utilizzando quindi il condizionale), essere obbligatorio a breve il crocifisso ed il presepe durante il Natale.
Rispettando le altre religioni, ma allo stesso tempo cercando di infondare così ai bambini le “radici cristiane” della nostra religione. A confermare la notizia è il quotidiano locale L’Adige.