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Totocalcio: la prima schedina vinta nel 1946

La prima vincita al Totocalcio avvenne il 21 luglio 1946 e il primo vincitore fu il romano Emilio Biasotti, che indovinando la combinazione esatta di quel concorso si aggiudicò una incredibile vincita.

Fare 12 al Totocalcio era il sogno di tutti gli italiani e, con la vittoria del Novara a Legnano, questo sogno, per Emilio, divenne realtà.

A due mesi di distanza dalla comparsa nei bar della mitica schedina Sisal, Emilio Blasetti, di professione impiegato, azzecca un 12 fortunato che porta nelle sue tasche l’invidiabile somma di 463.846 lire (una cifra importante per i tempi, equivalente a circa 4 anni di paga di un operaio).

Lo storico tagliando riporta le seguenti partite: Inter-Milan (risultato finale 0-1), Torino-Juventus (1-0), Bari-Roma (1-0), Pro Livorno-Napoli (2-1).

Per ognuna tre pronostici da indovinare: risultato finale e le reti segnate da ognuna delle squadre.

Presenti in fondo alla schedina tre “partite di riserva”, prese in considerazione in caso di rinvii e sospensioni delle altre.

La schedina, inventata dal giornalista Massimo Della Pergola (corrispondente da Trieste per la Gazzetta dello sport e fondatore della Sisal) ha un costo di 30 lire e solo due anni più tardi prenderà il nome di Totocalcio.

Quella di Blasetti fu la prima vincita cospicua ad un gioco che diventò, in breve, espressione del costume italiano.

I quotidiani dell’epoca dettero ampio risalto alla notizia, specificando che Balsetti aveva azzeccato i risultati delle quattro partite di cartello: Torino-Juventus, Pro Livorno-Napoli, Inter-Milan e Bari-Roma.

Infatti la schedina, a quel tempo, prevedeva solo quattro partite, di cui si dovevano indovinare anche le reti segnate da ogni squadra.

Dopo la copertura nazionale della clamorosa vincita Pergola, insieme ad altri due colleghi, decise di fondare la storica società di giochi e servizi a pagamento, Sisal.

Nel 1948 la schedina venne sostituita dal Totocalcio e affiancata dal Totip, dedicato alle corse dei cavalli.

Altro capitolo fortunato della storia di Sisal (anche se in epoca più recente) è il lancio del Superenalotto nel 1997, mentre nel 2004 la società acquista Matchpoint, concessionario di scommesse in Italia, entrando in questo nuovo, florido mercato.

Con la diffusione del web e la liberalizzazione del mercato delle scommesse sportive e dei giochi sui casinò online, il settore del gioco d’azzardo si frammenta.

Accanto agli aspetti positivi legati alle vincite elevate, alle intense emozioni e al forte divertimento provato dagli scommettitori, emergono storie personali di dipendenza.

Ingenti somme perse e comportamenti ossessivo-compulsivi portano la pubblica opinione al dibattito e gli esperti all’introduzione di misure e raccomandazioni sul gioco responsabile.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.