Ogni 12 minuti circa in Italia un cane viene torturato. Ogni giorno oltre 100 cani, vengono torturati con ferocia, e spesso muore, da parte di aguzzini di età compresa tra 10 e 14 anni.
I numeri parlano di circa 120 cani torturati ogni giorno, a stimarli sarebbe stata l’A.I.D.A. & A., la quale avrebbe inoltrato la denuncia riguardante il fenomeno.
Il fenomeno da far accapponare la pelle è più diffuso nel Sud Italia, l’Associazione Italiana Difesa degli Animali e Ambiente punta il dito contro gli adolescenti, i torturatori dei quattrozampe indifesi sarebbero infatti, come spiega l’AIDAA, perlopiù bambini e ragazzi di età compresa tra i 10 e i 14 anni.
“Di molti di loro non si sa nulla di molti altri si scoprono gli orrori dopo che qualche volontario recupera il cane in pessime condizioni e si prodiga per curarlo e ne posta le fotografie”, afferma l’Associazione.
Tortura cani: i metodi più impiegati e le stime
“Il numero conosciuto è da far tremare i polsi per la violenza sui cani e sopratutto per l’età degli autori di queste violenze gratuite e che portano spesso alla morte dell’animale torturato, picchiato e sempre più spesso ammazzato. Stiamo parlando di 120 cani che ogni giorno vengono picchiati, impiccati, torturati con il fuoco o più “semplicemente” presi a calci in mezzo alla strada. Una violenza inaudita e gratuita che troppo spesso non viene punita. Le bande di bulli operano specialmente nelle regioni del sud dove maggiore è il randagismo ed in particolare in Campania, Sicilia, Calabria e Puglia”, continua l’Associazione.
Come aiutare i nostri amici?
Per evitare il verificarsi di questo fenomeno è d’obbligo per tutti prenderne coscienza, nonché educare i più piccoli al rispetto degli animali. Ciò potrebbe però non bastare. È infatti necessario che, quando ci si trova ad assistere a scene di violenza ai danni dei più deboli, si reagisca denunciando il fatto.
A questo fine, già nel giugno del 2010, l’A.I.D.A. & A ha attivato un numero di cellulare 348 7611439 al quale è possibile inoltrare una denuncia anche tramite sms riguardante i maltrattamenti a cui si assiste.