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Torino FC, il 3 dicembre 1906 nasceva uno dei club italiani più gloriosi

Nonostante il corso degli anni e il cambiamento repentino dei gusti stravaganti degli individui, l’amore e la passione per il calcio non sono mai state scalfite dalle variazioni del tempo. Sono rimaste intatte, immodificabili ed immobili, simili all’essere di Parmenide, perché l’eros verso questo sport mai si fa soggiogare da nessun’altro principio. Tra la meraviglia e l’incanto per il calcio, circa 115 anni, precisamente il 3 dicembre 1906, fu creato il Torino FC, una delle favole più affascinanti della “letteratura” italiana, uno dei club più illustri e gloriosi della storia della penisola.

Torino FC, la storia di un grande club italiano

Bizzarro pensare come sia nata una delle società più illustri del panorama calcistico mondiale. La fondazione di questo club, infatti, la si deve ad Edoardo Bosio, imprenditore italiano di origini svizzere, quando fece ritorno dall’Inghilterra negli ultimi anni dell’Ottocento e prelevò una squadra sportiva di canottaggio e calcio. In seguito, essa fu trasformata in una vero e proprio club calcistico e lo rinonimò “Torino Football & Cricket Club“. A partire da quel momento, nacquero tanti altri piccoli club, tra cui i più noti “Football Club Torinese” e “Football Club Internazionale“.

Successivamente, queste due società si fusero, ma fu una crisi finanziaria che spinse l’ex dirigente bianconero Alfred Dick, in collaborazione con altri commercianti, a fondare una nuova società: era il 3 dicembre 1906, Hans Schoenbrod divenne il primo presidente del Football Club Torino.

La prima partita della nuova squadra si disputò a Vercelli il 16 dicembre 1906 contro la Pro, imponendosi con un netto 3-1. Dopo due anni dall’iscrizione del campionato, nel 1909 i granata poterono competere per la vittoria dello scudetto, prendendo parte all’usuale girone eliminatorio piemontese. Trascorse il tempo, ma non furono anni d’oro per le neonata società, costretta a piegarsi di fronte alla forza impetuosa della Pro Vercelli e alle incombenze della Grande Guerra.

Il mito di Superga e del “Grande Torino”

Tutte le società calcistiche, anche il Torino FC, durante il corso della sua storia, è stato caratterizzato da momenti di gioia, di gloria, ed altri, invece, di tristezza e di sconfitte. Ma l’impianto di Filadelfia è stato il teatro dei sogni del “Grande Torino“, una squadra inarrestabile, la quale resterà impressa nelle menti di tutti i tifosi granata. Nei suoi anni ruggenti, quei calciatori insieme sono stati una macchina da gol impressionante ed hanno conquistato da protagonisti 6 scudetti 7. Gli stessi giocatori, inoltre, hanno rappresentato la spina dorsale della Nazionale italiana dell’epoca, nonché una delle formazioni più potenti della storia del calcio.

Come tutte le storie, però, anche quella del “Grande Torino” è terminata, ma purtroppo l’epilogo di tale favola è stato veramente tragico. Soltanto il fato funesto vinse “Gli Invincibili“. Il comandante, Pierluigi Meroni, è stato ingannato da una fitta nebbia quella mattina del 4 maggio 1949 e quel maledetto aereo si è schiantato sul terrapieno della Basilica di Superga. Non si è salvato nessuno; un episodio atroce, fonte di sofferenza e di dolore. Ma il mito del Grande Torino, in realtà, non è scomparso del tutto perché ancora oggi, dopo tanti anni, continua a sopravvivere tra noi. In seguito alla catastrofe, il Torino FC ha fatto fatica a ritornare ai vertici del calcio italiano, ma in occasione dell’anniversario della fondazione ci si augura, anche in onore di quei campioni, che il club ritorni a brillare laddove regna l’oscurità. Buon compleanno granata!