Oggi nasceva Tomaso Giovanni Albinoni e andremo a dare un’occhiata al suo più grande successo ed alla sua biografia. Grande compositore di fama internazionale.
Tomaso Albinoni: la biografia e alcuni fatti sulla sua vita
Tomaso Giovanni Albinoni nasceva l’8 giugno 1671, a Venezia, compositore italiano ricordato principalmente per la sua musica strumentale .
Figlio di un ricco commerciante di carta, Albinoni godeva di mezzi indipendenti. Sebbene fosse un musicista completamente addestrato, si considerava un dilettante. Poco si sa della sua vita, fatta eccezione per la produzione di almeno 48 delle sue opere, principalmente a Venezia tra il 1694 e il 1741.
Compose anche molte cantate solistiche. Albinoni pubblicò 10 serie di opere strumentali, che raggiunsero un’ampia popolarità ai suoi tempi e sono ancora apprezzate oggi. (Johann Sebastian Bach ha basato quattro delle sue fughe per tastiera su temi composti da Albinoni.) Le sue opere strumentali consistono principalmente di suonate, concerti e sinfonie per vari strumenti.
Particolarmente degni di nota sono le Sinfonie e concerti a 5 (Opus 2, 1700), i concerti per archi (Opus 5, 1707) e i concerti per uno e due oboi dell’Opus 7 e dell’Opus 9. Questi lavori si distinguono soprattutto per il loro fascino melodico.
Adagio in sol minore
Adagio in sol minore, composizione attribuita a Tomaso Albinoni . Ampiamente familiare per il suo uso frequente nelle colonne sonore, il lavoro è lento nel ritmo, solenne di umore e frequentemente trascritto per varie combinazioni di strumenti. Appare spesso nelle registrazioni di vari brevi classici barocchi.
In realtà, questa famosa opera non è affatto di Albinoni. È una creazione della metà del XX secolo del musicologo italiano Remo Giazotto, che sosteneva di aver ritrovato un frammento di una composizione di Albinoni negli archivi di una biblioteca tedesca. Secondo Giazotto, il frammento conteneva solo il basso continuo di supporto e alcune frasi della melodia stessa.
Da quel magro inizio, Giazotto elaborò una composizione completa, secondo consolidati principi compositivi barocchi, creando qualcosa generalmente nello stile di una ciaccona, in cui un insieme di toni ripetuti è alla base di una melodia in evoluzione.
Il nuovo Adagio – presumibilmente curato solo da Giazotto, ma in realtà quasi interamente opera sua – fu pubblicato dalla casa editrice italiana Ricordi nel 1958, quasi trecento anni dopo la nascita di Albinoni. Sebbene non sia, in senso stretto, una composizione Albinoni, porta caratteristiche dello stile barocco italiano, in particolare nella sua struttura complessiva.