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The Spur, inaugurazione dell’ultima sezione

L’High Line di New York è stato, fina dalla sua apertura avvenuta circa dieci anni fa, una meta obbligatoria per chiunque visiti la città.

Il parco lineare è stato realizzato presso una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata chiamata West Side Line la quale, da rettilineo, si è trasformato in uno spazio aperto ispirato alle tipiche piazze europee.

L’ultimo pezzo della High Line aprirà al pubblico oggi, 5 giugno 2019, e verrà chiamato “The Spur”, ossia lo sperone. Esso sarà una fusione tra arte, natura e storia, il suo nome deriva dalla particolare forma delle rotaie che formano in questa area un semicerchio.

Al centro della piazza c’è un grandissimo piedistallo, The Plinth, sul quale è collocata una scultura alta 5 metri, la “Brick House“, realizzata da Simone Leigh, riproduce una “mammy”, caricatura della donna afro-americana.

Il traguardo del progetto è stato raggiunto anche grazie ad un’iniziativa lanciata nel 2008, quando venne creato un progetto in sostegno di questo spazio chiamato “Save the Spur”. Una vera e propria raccolta fondi con la quale si voleva salvare questo ultimo pezzo di ferrovia.

“The Spur” è uno spazio disegnato dalla gente per la gente, come affermano i firmatari del progetto, che hanno realizzato anche le altre sezioni dello High Line, James Corner Field Operations Project Lead, Diller Scofidio + Renfro, and Planting Designer Piet Oudolf.

Hanno ascoltato i bisogni e i desideri dei visitatori e dei cittadini per la realizzazione del progetto.

“The Spur” si divide in tre parti, il “Coach Passage“, grande piazza pubblica al cui centro sorge una scultura. La piazza fornirà ai visitatori una vista panoramica dalla 10th Avenue fino alla 30th Street.

Ci sarà anche un High Line Shop, negozio ristrutturato finalizzato al mantenimento dell’intera High Line.

“The Spur” non sarà un progetto statico, ma cambierà spesso il suo volto, “abbiamo lanciato un programma di arte pubblica che consente ad un artista selezionato tra vari di esporre la sua opera sul Plinth. Ogni 18 mesi ci sarà un lavoro diverso e non sarà necessariamente di carattere monumentale come Brick House”, afferma la curatrice d’arte per la High Line, Cecilia Alemani.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II