Di recente, è divenuta virale l’immagine digitale raffigurante un medico che stringe fra le sue braccia uno dei suoi pazienti. La foto, scattata in un ospedale dello stato del Texas, è l’emblema di quanto l’umanità sia impossibilitata nel far fronte a una pandemia che, da troppo, ci costringe alla solitudine.
Gesti come abbracci e carezze ci sono stati negati a lungo e lo scatto simboleggia la resa dell’uomo dinanzi a un’epidemia che ci ha strappato ai momenti più belli della nostra esistenza.
Avvenimenti
Nel giorno del ringraziamento, lo scorso mese, un fotografo, alle dipendenze dell’agenzia Getty, ha ripreso, nel suo obiettivo, un momento delicato e tenero. Un abbraccio fra dottore e paziente.
Le norme attuali impediscono una qualsiasi forma di contatto fisico. Tuttavia, i protagonisti della vicenda, entrambi affranti dall’eccessivo peso emotivo che questo periodo obbliga a sostenere, hanno scelto di disobbedire.
La ragione per cui l’operatore sanitario si è sciolto in un caldo abbraccio col suo ricoverato sarebbe da individuare nelle lacrime di quest’ultimo.
Il paziente, scoppiato in una crisi di pianto a causa della nostalgia provata nei confronti della moglie, ha deciso di confidare al suo terapeuta le sue emozioni. Di qui, dunque, la condotta legalmente errata ma emotivamente giusta del medico.
Fortunatamente, tutto sembra volgere per il meglio e il paziente potrebbe, a breve, tornare a condividere il suo tempo con la sua coniuge.
Il dottor Varon, personaggio principale di questa commovente storia, lamenta l’impazienza dei soggetti più anziani.
L’isolamento, al quale i più avanzati in età sono forzati, li spinge a tentare la fuga, ad infrangere le regole più basilari, ha asserito il medico, in un’intervista.
Il covid-19 in Texas
Il Texas, la nazione della confederazione statunitense attualmente più colpita dal virus, ha superato un milione di casi positivi. A ciò va aggiunto che sono stati registrati più di 20.000 decessi.
Varon deplora il comportamento dei connazionali e li invita a riflettere. Se, difatti, le restrizioni sono dure da seguire, l’isolamento in terapia intensiva costituisce un vero e proprio incubo.