Finalmente il Premier Giuseppe Conte ha annunciato le misure principali contenute nel decreto tanto atteso nei giorni scorsi. Il decreto contiente delle misure necessarie a rallentare la diffusione del virus Covid-19. Le misure andranno in vigore domani 6 novembre fino al 3 dicembre. Secondo il testo del decreto, l’Italia sarà divisa in area gialla, arancione e rossa. La classificazione tiene conto di ben 21 parametri che vanno a determinare la severità delle misure. Ogni due settimane si farà il punto della situazione per capire se i territori possono passare da gialli ad arancioni a rossi, o viceversa.
“Rispetto alle persone contagiate sale il numero degli asintomatici, diminuisce in percentuale il numero di persone ricoverate ma c’e’ l’alta probabilita’ che molte regioni superino le soglie delle terapie intensive e mediche. Dobbiamo necessariamente intervenire per rallentare la circolazione del virus. Il virus da noi, ma in tutta Europa, sta correndo forte, anche violento. Nell’ultima settimana è quasi raddoppiato il numero di nuovi casi rispetto a quella precedente. L’Rt è aumentato sino a 1,7 come media nazionale, in alcune regioni vuol dire che è anche superiore.” ha annunciato Conte, in diretta televisiva.
Regioni gialle
Chi di voi ha avuto un sussulto quando ha sentito la propria regione nella lista di quelle in zona gialla? Sicuramente gestori e dipendenti di bar e ristoranti, che infatti potranno rimanere aperti tutti i giorni fino alle 18. Parliamo di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto. In questi territori non ci sarà limitazione a spostamenti fino alle ore 22. Dopo le 22 ci si potrà spostare solo per motivi di lavoro, salute, emergenza che bisognerà dichiarare sull’apposita autocertificazione. Purtroppo oltre cinema e teatri, anche musei e mostre dovranno sospendere la loro attività. I negozi nei centri commerciali saranno chiusi nel week-end, escluso farmacie, parafarmacie e generi alimentari. Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilita’ e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le universita’, salvo alcune attivita’ per le matricole e per i laboratori. Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
Territori arancioni
Le regioni arancioni risultano invece essere Puglia e Sicilia. Qui non si può uscire o entrare dalla regione. E’ vietato inoltre abbandonare il proprio comune di domicilio o residenza. Si può andare in altri comuni o in altre regioni solo se si hanno esigenze lavorative, di salute o di emergenza da dichiarare sull’autocertificazione. Anche qui vale il divieto di spostamenti tra le 22 e le 5. I bar e ristoranti sospenderanno la loro attività, ma sarà concesso l’acquisto di cibo di asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio senza limiti di orario. L’attività sportiva è concessa solo nel proprio comune di domicilio e residenza. Per quanto riguarda la scuola e il trasporto pubblico, le misure sono le stesse adottate per le aree gialle.
Territori rossi
In Lombardia, Calabria, Piemonte e Val d’Aosta le misure sono più restrittive. Nelle quattro regioni rosse infatti non si potrà andare fuori regione e fuori dal proprio comune se non per esigenze di salute e lavorative. Gli esercizi commerciali sono tutti chiusi ad esclusione di farmacie, generi alimentari, tabaccai ed edicole. Sospese le attività di ristorazione. Consentito l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio senza limiti di orario. Chiuse le aree mercatali che non vendano generi alimentari. Consentita l’attività sportiva solo nei pressi dell’abitazione in forma individuale. Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le universita’, salvo specifiche eccezioni. Trasporto pubblico con riempimento del 50 %, come le altre due aree.