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Tarallo napoletano

 Il tarallo napoletano è il re dello street food partenopeo.

Il vero tarallo napoletano deve necessariamente presentare tre elementi indiscutibili: pepe, mandorle intere e grasso di maiale, detto a Napoli “sugna”.

In passato a Napoli, esisteva proprio il mestiere del “tarallaro”, celebrato dalla canzone “Fortunato” del famosissimo Pino Daniele, dedicata a Fortunato Bisaccia, conosciuto da tutti come “Fortunato o’ Tarallaro”, il quale vendeva taralli caldi per strada fra la fine degli anni Settanta e Ottanta.

Inoltre secondo la tradizione, questi taralli erano cibi, solitamente mangiati da persone povere a Napoli in quanto poco costosi e molto sostanziosi, come racconta la nota scrittrice Matilde Serao nell’opera “Il Ventre di Napoli”.

Oggi vi propongo l’originale ricetta di questa leccornia tutta napoletana.

Ingredienti:

  • 800 g di farina
  • 200 ml di acqua
  • 250 di sugna
  • 1 cubetto di lievito di birra
  • 200 g di mandorle
  • 4 cucchiaini di sale
  • 4 cucchiaini di pepe nero

Preparazione:

  1. Tritare 2/3 delle mandorle con l’aiuto di un tritatutto e metterle poi da parte.
  2. In una ciotola a bordi alti, sciogliere il lievito in acqua tiepida.
  3. Versare la farina e amalgamare tutti gli ingredienti in modo da ottenere un composto omogeneo.
  4. Aggiungere il sale, il pepe e la sugna. Lavorare l’impasto per pochi minuti in modo da ottenere un panetto liscio.
  5. Inserire nell’impasto anche le mandorle precedentemente tritate.
  6. Lasciar lievitare l’impasto per 1 ora coperto da un canovaccio.
  7. Poi dividere impasto in diversi pezzi e formare dei lunghi fili sottili.
  8. Intrecciare due fili per volta in modo da creare una spirale chiusa all’estremità. Così facendo otterremo la tipica forma del tarallo attorcigliato.
  9. Disporre i taralli sulla teglia rivestita precedentemente da carta forno. Vi suggerisco di posizionarli ben distanti fra loro, in quanto in cottura essi tendono ad aumentare il loro volume.
  10. Posizionare su ogni tarallo tre-quattro mandorle intere e lasciarli lievitare nel forno spento a luce accesa per altre 2 ore.
  11. Infornare a 180˚C per 25 minuti circa. In questa fase vi consiglio di toglierli dal forno, appena li vedrete con una perfetta doratura.