Tamponi obbligatori per tutti coloro che desiderano entrare negli stati della Comunità Europea dalla Cina.
È questa la decisione arrivata al termine della riunione di ieri a Bruxelles.
Una scelta di prudenza, nata dal confronto tra vari membri della comunità scientifica.
La decisione arriva alla luce dei dati allarmanti sull’impennata di contagi nel paese del sol Levante.
Dati che secondo l’organizzazione mondiale della sanità sarebbero addirittura sottostimati.
Tra le misure di contenimento fortemente raccomandate dal Meccanismo integrato europeo di risposta alle crisi (Ipcr) anche quella di indossare la mascherina di tipo Ffp2 sui voli da e per la Cina.
Alle autorità aeroportuali consigliato anche di assistere i passeggeri in ingresso dalla Cina per le misure igienico sanitarie da adottare per evitare una nuova diffusione del Virus.
La decisione di introdurre tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina non riguarda però solo gli stati europei.
Anche il Giappone, infatti, ha imposto nuove misure di controllo alle frontiere ai viaggiatori in arrivo dal vicino Paese asiatico. A partire da sabato 7 gennaio, infatti, i visitatori dalla Cina, oltre a sottoporsi a un test all’arrivo, dovranno presentare un tampone negativo prima di imbarcarsi verso il Paese nipponico. Ad annunciare la notizia ai media è stato il premier giapponese Fumio Kishida, in visita nel santuario di Ise Jingu, nella prefettura di Mie.
Nel frattempo la comunità scientifica internazionale invita alla prudenza.
Soprattutto è importante tenere sotto controllo la situazione cinese.
Spingere di nuovo sul discorso vaccinale, invogliando alla somministrazione della quarta dose specie per le fasce più deboli.
I paesi europei si sono impegnati a confrontarsi sulla situazione epidemiologica e hanno fissato un nuovo incontro per aggiornarsi e continuare su una scelta comune entro e non oltre metà gennaio.