Tutti conoscono Superman, tutti più o meno conoscono la sua storia anche senza aver letto un fumetto o visto uno dei film in cui è protagonista. Questo perché il primo supereroe è entrato ormai nella cultura pop, diventando iconico con il suo abbigliamento e le sue caratteristiche fisiche. Superman compare per la prima volta sul primo numero di Action Comics, pubblicato il 18 aprile 1938. I suoi creatori sono Joe Shuster che si è occupato dei disegni e Jerry Siegel che invece si è occupato delle sceneggiature. Tuttavia, la storia dietro la creazione di questo iconico personaggio è tutt’altro che serena: è una storia di ingiustizie attraversata da una battaglia legale tra i creatori del supereroe e l’editore che poi diventerà la DC Comics.
Joseph Shuster, originario del Canada, si trasferisce quando è ancora piccolo a Cleveland, in Ohio, dove conosce Jerome Siegel, durante gli anni del liceo. Tra i due giovani nasce subito un’intesa e scoprono di avere molte passioni in comune, tra cui il fumetto, il cinema e la fantascienza. Dato il talento di Shuster nel disegno e di Siegel nella scrittura, i due iniziano a creare delle proprie storie a fumetto, dando inizio ad un vero e proprio sodalizio professionale. Le possibilità economiche non erano delle migliori e Shuster disegnava spesso su ciò che aveva a disposizione, inclusa la carta del macellaio e quella da parati di cui aveva trovato un rotolo inutilizzato.
Una prima versione di Superman la si ritrova in “The Reign of the Super-Man”, in cui il protagonista a differenza del famoso supereroe è guidato da intenti tutt’altro che nobili: Bill Dunn, un vagabondo veniva indotto da uno scienziato ad assumere un farmaco sperimentale che gli conferiva diversi poteri, tra cui la chiaroveggenza. L’uomo decideva quindi di utilizzare questi poteri solo per i suoi interessi personali, con l’intento di dominare il mondo. La storia proseguiva con l’uccisione dello scienziato da parte di Dunn, per evitare che qualcun altro potesse assumere il farmaco e contrastarlo nei suoi intenti. Tuttavia, i poteri ad un certo punto svanivano e il protagonista tornava così ad essere un vagabondo.
A distanza di due-tre mesi il personaggio viene rielaborato: non è più un uomo malvagio, ma un eroe con dei principi. Inoltre, Jerry Siegel sostituisce i poteri psichici con la superforza, ispirandosi a Ercole e a Sansone. Lo stesso background del personaggio cambia: inizialmente il supereroe è un bambino venuto dal futuro grazie ad una macchina del tempo, poi viene adottata quella che sarà la versione definitiva. Superman viene da un altro pianeta, chiamato Krypton, cresce sulla Terra e divenuto adulto combatte il crimine.
Inizialmente Siegel e Shuster non hanno molto fortuna con le loro storie e ricevono diversi rifiuti. Il primo a credere nel loro talento è il maggiore Wheeler-Nicholson, il quale risponde ai due ragazzi dicendo: “Mi piacciono le vostre idee, le vostre sceneggiature e i vostri disegni. Ma, per favore, ricopiate queste storie inchiostrandole e su una carta decente”. Siegel e Shuster hanno quindi la possibilità di pubblicare Henri Duval e Doctor Occult.
Nel 1937, Jack Liebowitz e Harry Donenfeld sostituiscono il maggiore nei rapporti con Siegel e Shuster: vedendo le loro strisce su Superman, chiedono loro di sviluppare le strisce in 13 pagine. Dopodiché Shuster e Siegel firmano un contratto con il quale vengono retribuiti per le 13 pagine realizzate (130 dollari, l’equivalente di 2.361 dollari attuali) e per i lavori precedenti, ma cedono i diritti d’autore del personaggio, pratica diffusa nel settore. Superman è inaspettatamente un successo, aprendo così una nuova stagione del fumetto. Negli anni successivi, sono moltissimi a trarre ispirazione dalla creazione di Siegel e Shuster: vengono così creati sempre più personaggi che riprendevano lo schema del supereroe, personaggi che oggi sono altrettanto iconici.
Tuttavia firmando il contratto, Shuster e Siegel perdono ogni diritto sulla propria creazione e col tempo Liebowitz e Donenfeld iniziano a tagliarli fuori anche dai processi decisionali sulle storie e sulle edizioni del loro personaggio. I tentativi da parte dei due autori di aumentare la propria retribuzione sono inutili e quando tentano di riappropriarsi legalmente del loro personaggio, vengono addirittura licenziati. Passano gli anni e gli editori si arricchiscono sempre di più, mentre Shuster e Siegel fanno fatica a mantenere le loro famiglie. Shuster in particolare perde la vista e deve affrontare diversi problemi di salute.
Un cambiamento si ha quando la DC, ormai diventata parte del gruppo Warner, decide di stanziare nel 1975 un vitalizio ai due autori e reinserire i loro nomi in ogni albo in cui compariva Superman. A indurre questa decisione sono stati due motivi: il primo fu che Jerry Siegel scrisse una lunga lettera che girò tra editori e giornalisti, in cui rivelava come erano stati trattati da quell’azienda che poi sarebbe diventata la DC e fece un appello a tutti i fan affinché non comprassero i fumetti e non andassero a vedere il film che sarebbe uscito a breve. Il secondo motivo fu invece una questione di immagine: la Warner non poteva permettersi di essere marchiata come la casa editrice che aveva rubato Superman ai suoi creatori.
La storia dei creatori di Superman è stata raccontata anche in una graphic novel di Julian Voloj e Thomas Campi che si intitola: “Joe Shuster. La storia degli uomini che crearono Superman”. Raccontare questa storia è un atto d’amore verso la verità, ma anche verso tutto ciò che il famoso supereroe rappresenta: questo lo sanno bene Voloj e Campi che prima di realizzare la loro graphic novel hanno svolto un lavoro certosino di ricerca storica, per ricostruire ogni passo della controversia tra i due creatori e la DC. L’obiettività, tuttavia, non lascia da parte le emozioni e l’interiorità dei due creatori con cui il lettore empatizza sempre di più, sentendone la rabbia per le ingiustizie subite. Le vite private dei due autori non mancano, donando sempre più umanità alla storia che si vuole raccontare: Lois, nome della donna amata da Superman è il nome di una ragazza che piaceva a Jerry Siegel, mentre le sembianze del personaggio femminile sono quelle di Jolan Kovacs, sua futura moglie; inoltre lo skyline di Metropolis, la città di Superman prende ispirazione da quello di Toronto, seguendo i ricordi di infanzia di Shuster. Lo stile dei disegni è altrettanto studiato, passando dai flashback del passato in cui viene scelto un realismo tendente al cartoon con una propensione all’acquerello, ai momenti del presente in cui si vira sulla china. Come a voler sancire il confine tra quello che ormai è passato dalle tinte più dolci e quasi fumose e il presente con le sue difficoltà e le sue linee più nette.