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Super green pass – cosa cambia per i non vaccinati

Super green pass, da lunedì i non vaccinati non avranno accesso a molti servizi.

Da lunedì dura stretta per coloro che non sono vaccinati; infatti, secondo le nuove disposizioni del Governo, questo è l’ultimo weekend in cui si potrà magiare al ristorante, salire su un mezzo di trasporto pubblico, con un tampone negativo.

Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il nuovo decreto legge con la stretta anti-Covid, che prevede l’obbligo vaccinale per chi ha più di cinquanta anni.

A partire dal 15 febbraio prossimo, i lavoratori pubblici e privati, compresi magistrati e giudici, avendo già compiuto cinquanta anni, per recarsi a lavoro sono obbligati ad esibire il  Super Green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid.

Ricordiamo che, quanti non esibiranno il Green pass rafforzato non avrà remunerazione, dunque sarà senza stipendio, pur conservando il posto di lavoro; sarà però considerato “assente ingiustificato”, senza ripercussioni disciplinari, fino alla presentazione del documento.

Il Governo ha varato anche una ulteriore estensione, ancora più stringente per altre categorie e settori, per arginare l’ondata pandemica che causa sempre più contagi in tutoli Paese. Le nuove disposizioni riguardano:

  • lavoratori e clienti dei servizi alla persona, come estetisti e parrucchieri e loro clienti: dal 20 gennaio
  • lavoratori e clienti di servizi commerciali, come le banche: dal 1° febbraio al 31 marzo
  • lavoratori e clienti di negozi e centri commerciali: dal 1° febbraio al 31 marzo
  • lavoratori e utenti di uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni: dal 1° febbraio al 31 marzo
  • lavoratori e utenti di servizi pubblici, come Poste, Inps, Inail: dal 1° febbraio al 31 marzo.

Per tutti gli altri cittadini dai 12 anni in su è necessario l’utilizzo delle FFP2 per andare in giro (anche all’aperto) e sui mezzi di trasporto pubblico (dove fino a qualche giorno fa si poteva ancora utilizzare la mascherina chirurgica).

Situazione nettamente diversa (e si potrebbe dire problematica) per chi non è vaccinato che non potrà utilizzare i mezzi di trasporto pubblico, ma solo taxi o mezzi privati. Stessa stretta per quanto riguarda bar e ristoranti, non sarà possibile consumare bevande o mangiare, né al chiuso, né all’aperto. Consentito invece l’ingresso per l’asporto.

Per gli uffici pubblici, come ad esempio la posta e banca, non vigeranno limitazioni, ma è necessario mostrare il Green pass base, ossia quello che si ottiene con un tampone negativo.

Super green pass: tante limitazioni per chi non si vaccina e la maggioranza di Governo si divide

Semaforo rosso per i non vaccinati anche per il comparto sportivo e culturale; da lunedì le piste sciistiche saranno vietate ai no-vax, compresi gli impianti di risalita, ai quali si accederà solo con Green pass rafforzato. Vietato l’accesso anche a biblioteche, archivi, musei e mostre, ai quali si aggiungono fiere, convegni, sale giochi, parchi a tema, centri termali (ma in questo ultimo caso non per le prestazioni sanitarie).

Intanto, oltre alle limitazioni imposte a chi non si vaccina, si attende che il commissario Figliuolo con il Ministro della salute sigli un “protocollo d’intesa” con farmacie e rivenditori autorizzati per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2 “fino al 31 marzo 2022”.

Si tratterà dunque di quello che è stato definito un vero e proprio “Lockdown dei non vaccinati”, che in queste ultime ore sta creando molte diatribe politiche tra favorevoli, contrari e quanti gridano alla “dittatura”.