L’arte non si ferma, anzi, riparte. I palcoscenici veri ed anche improvvisati si rianimano, ed il teatro riacquista vigore. L’estate campana offre una variegata scelta, tra spettacoli di diversa natura dislocati su tutto il territorio. Il teatro Mercadante si prepara intanto alla nuova stagione teatrale, quella dell’era post-Covid, si fa però per dire.
#lacittàsimuove è lo slogan della stagione entrante che si terrà entro le mura del teatro Mercadante, divenuto Teatro Nazionale due anni fa. Il presidente Filippo Patroni Griffi ha puntato i riflettori proprio sull’importanza del rilancio, dicendo: “Lo slogan scelto vuole segnare la riaccensione dei motori del teatro e della città e Napoli. Questo non deve essere solo il momento della ripartenza ma anche il momento di investire. Napoli e il Mercadante possono dare il segnale al Paese che la ripartenza può essere nel segno di un nuovo umanesimo”.
Una stagione particolare si appresta dietro l’angolo, come spartita in due periodi contraddistinti: l’uno, coi biglietti già disponibili, che va fino a dicembre -e che dovrà sottostare alle norme anti Coronavirus- e l’altro il cui andamento sarà dettato in itinere dai dati dell’epidemia, e che partirà a gennaio.
La stagione avrà inizio con lo spettacolo “I manoscritti del diluvio” il 14 ottobre, opera di Michel Marc Bouchard, curata dalla regia di Carlo Cerciello. Il cartellone troverà seguito ne “La quinta stagione”, diretto e interpretato da Baliani, proseguendo con “Piazza degli eroi” di Thomas Bernhard, con la regia di Roberto Andò. Quest’ultimo è un testo inoltre che per la prima volta sarà offerto ai plausi del pubblico italiano, grazie alla mediazione di interpreti quali Carpentieri e Villa. Il programma prevede ancora “Il filo di Mezzogiorno”, con la regia di Martone ed “Il mondo sia lodato”, diretto e interpretato da Servillo.
Un’iniziativa di grande valore del Direttore Andò si rivolge ai giovani artisti under 35. E’ infatti prevista per settembre l’uscita di un bando che premierà tre progetti teatrali innovativi e di cui il direttore si farà promotore, assumendosene la produzione.