Maestosità ed impotenza, oltre, naturalmente, che prestigio, per il suo passato glorioso, tipico dell’aurea aetas. Come 111 anni fa, ancora oggi lo scenario di Genova resta invariato, ancora oggi gli occhi dei cittadini del centro urbano possono ammirate un panorama mozzafiato. Repentini sprazzi di luce e bagliori provenienti da barlumi del cielo genoano, però, illuminano una struttura rimarchevole per la popolazione del luogo. Un impianto edificato il 22 gennaio 1911, denominato “o campo de Zena“, ma noto soprattutto con il nome di stadio “Luigi Ferraris“, la dimora della squadra del centro, la sede del Genoa.
Considerato come il più antico d’Italia fra tutti quelli ancora oggi in uso, ha una capienza di circa 37.000 posti disponibili; nell’arco temporale più propizio, era stato in grado di radunare anche oltre 60.000 tifosi. Se prima era la sede della partite casalinghe del Genoa, attualmente sul terreno di gioco dello stadio Ferraris si disputano anche gli incontri interni della Sampdoria, altro massimo club calcistico cittadino. L’impianto è di proprietà comunale, ma è in gestione alla società Luigi Ferraris s.r.l., distribuito in modo equilibrato tra le due squadre sopracitate.
Stadio Luigi Ferraris, le origini dell’impianto monumentale più antico d’Italia
Le origini dello stadio Luigi Ferraris sono piuttosto incerte, avvolte da una patina misteriosa, anche se abitualmente si tende a fissare il 10 luglio 1910 la nascita dell’impianto.
In questa particolare giornata, Edoardo Pasteur, l’allora patron del Genoa, decise di accettare la proposta di edificare un campo da gioco nel galoppatoio collocato in una residenza di natura cinquecentesca, tutt’ora esistente, posseduta dall’uomo benestante. Soltanto l’anno successivo, il 22 gennaio 1911, fu inaugurata la struttura, nella quale si disputò la sfida di campionato tra Genoa ed Inter, la prima dei rossoblu. In principio, il nome fu “Campo del Genoa di Via del Piano“.
“Domenica 14 alle ore 15 precise si svolgerà un importantissimo incontro di foot-ball tra la 1ª squadra del Genoa Club e la 1ª dell’F.B.C. Piemonte sul campo del Genoa Cricket a Marassi in via del Piano.
L’incontro avrà una particolare importanza anche perché verrà giuocato sul nuovo terreno che il Genoa Cricket in poco meno di un mese seppe allestire, infatti possiede due elegantissime tribune, alle spalle del Bisagno, completamente riparate dal sole, e potrà contenere al suo interno ben 25 000 spettatori: un campo veramente magnifico e dotato di tutte le comodità“. Queste le parole con le quali si inviarono gli spettatori ad assistere alla prima partita del Genoa al Marassi.
Il terreno di gioco fu eretto nei dintorni del vicino torrente Bisagno, adiacente, per di più, in modo parallelo, al remoto campo sportivo dell’Andrea Doria, noto anche come la “Cajenna“. Quest’ultimo era dal 1902 il teatro delle sfide le quali si giocano sul rovente campo di Marassi. Un semplice e lungo steccato aveva il compito di dividere i due campi, attraverso il quale precedentemente il Genoa riceveva dagli antichi cugini doriani un esiguo indennizzo.
Dal maggio del 2019 l’impianto è stato soggetto a numerosi cambiamenti, complice un restyling completo, avviato dalle Tribune, con il quale si sta tentando di rafforzare la struttura. Oltre ad miglioramento, queste variazioni saranno utili anche per rendere più affascinante lo stadio. Sarà un procedimento importante, anche per accogliere un numero sempre più vasto di tifosi, amanti del calcio. Il “Luigi Ferraris“, dunque, si conferma uno tra gli impianti più importanti d’Italia.