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“Spremuta Day” a Sorrento domenica 7 febbraio

Slow Food e Fondazione Sorrento hanno organizzato un’iniziativa per promuovere i prodotti a km zero. Si tratta dello “Spremuta Day” previsto per domenica 7 febbraio. L’evento è dedicato ad un prodotto importantissimo del territorio ovvero l’arancio biondo sorrentino. A promuovere l’iniziativa l‘Assessorato all’ambiente del Comune di Sorrento insieme a Penisolaverde Spa.

“Spremuta day” per grandi e bambini

Domenica assisteremo alla quarta edizione dello “Spremuta Day”, che dal 2017 si tiene nel suggestivo parco della Villa Fiorentino di Sorrento. L’iniziativa vede in particolare la partecipazione degli alunni delle scuole elementari e medie degli istituti della penisola sorrentina che, attraverso un percorso educativo, promuovono il consumo delle arance estraendone il succo. Per questa edizione l’evento avverrà però in forma ridotta.

Luigi Di Prisco, presidente del Consiglio Comunale di Sorrento sostiene: “L’iniziativa dello Spremuta Day è nata per aumentare l’informazione su quanto i nostri prodotti locali a km zero, in questo caso le arance bionde sorrentine,  siano importanti all’interno della  nostra alimentazione. Il rispetto dell’ambiente è anche inteso come rispetto verso il nostro territorio e alle tipicità agroalimentari che esso produce.  E’ importante cercare di coniugare la produzione agricola con la somministrazione ai cittadini.”

Promuovere l’arancio biondo sorrentino

L’arancio biondo sorrentino, nonostante il gusto equilibrato e gradevole, presenta molti semi e per questo non è un prodotto molto apprezzato dal mercato. Poichè la domanda non è altissima, i contadini tendono a non raccogliere queste arance. E’ importante conoscere e apprezzare i frutti della nostra terra. Per questo i volontari di Slow Food Costiera Sorrentina e Capri promuoveranno il frutto distribuendo sacchetti di arance bionde. La distribuizione avverrà in Piazza Lauro sempre nella giornata di domenica, dalle 10 alle 12,30.

Mauro Avino, Presidente di Slow Food Costiera Sorrentina e Capri, ha dichiarato: “Il declino del consumo delle nostre arance sono il sintomo evidente delle storture di un mercato globalizzato. I valori del cibo si ribaltano sempre di più a favore di logiche economiche che non contemplano la salute dei nostri piccoli, l’attenzione alle microeconomie locali, alla salute dell’ambiente e al paesaggio agrario, da considerarsi bene comune come patrimonio turistico.”

Eva Maria Pepe
Eva Maria Pepe
Laureata in Lettere classiche, ama l'arte, la letteratura, i viaggi. Il suo più grande sogno è diventare scrittrice.