Gli operatori del settore dello spettacolo chiedono al governo di provvedere all’enorme danno causato dalla pandemia. Gli operatori del settore chiedono interventi immediati anche perchè continuare la situazione sarebbe insostenibile.
L’appello al governo da parte degli operatori dello spettacolo, che chiedono interventi immediati e urgenti dopo il decreto festività sulla pandemia e delle regole per il settore. La richiesta è stata fatta in una lettera aperta indirizzata a Draghi, Franceschini, Orlando e Speranza.
L’aumento dei contagi da Omicron e le restrizioni rischiano avere un costo troppo alto, ad oggi solo nel periodo delle festività invernali si sono stimati oltre due miliardi di euro. La stima è di Confesercenti che parla di una riduzione del tasso di crescita del Pil. Tutto ciò colpisce il turismo, la ristorazione e le agenzie di viaggio. Sollecitata solo l’estensione della cassa integrazione, che scade alla fine del 2021.
A pagare è il settore dei live e dello spettacolo, fermatosi completamente con l’arrivo di Omicron. Per questo si chiede all’esecutivo di attivare subito “ammortizzatori sociali e cassa integrazione, indennizzi, sostegno ai costi fissi di locazione e utenze”.
Il comunicato ufficiale: “Le associazioni Arci, Assomusica e KeepOn, per via delle limitazioni imposte dal Governo con il Decreto Festività, chiedono adeguate misure sia per i club, per tutte le strutture che facevano musica e spettacolo, sia anche per gli operatori e per tutti i lavoratori del settore dello spettacolo.”
Alle difficoltà di adeguarsi al rispetto delle misure preventive e al timore del pubblico, si aggiunge l’imposizione del divieto di somministrazione di cibi e bevande in vigore fino al al 31 marzo 2022. Questo rende impossibile una sostenibilità economica e una pianificazione per una vera ripartenza. Il divieto andrebbe rivisto e revocato, nell’ottica di ripristinare condizioni accettabili per dare respiro al settore.
Gli spettacoli dal vivo per poter essere realizzati hanno bisogno di tempistiche e programmazione, che con tutte le incertezze ad oggi, gli operatori dello spettacolo si vedono nel buio assoluto.
Il paradosso è che si tratta di un comparto davvero poco considerato, ma molto importante nella vita socio-culturale ed economica del Paese.