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Speranza: “No Vax? I vincitori sono i vaccinati”

Roberto Speranza, ministro della Salute, è intervenuto questa mattina su Radio Rai 1 per parlare dello stato attuale della pandemia. Per il ministro i veri vincitori sono gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale.

Speranza: “No Vax? I vincitori sono i vaccinati”

Vincitori e vinti. Ancora contrapposizioni ed ancora paragoni. Finché esisterà il covid-19 esisterà anche la differenza tra vaccinati e non vaccinati (anzi No vax). Si legge tra le righe di un’intervista rilasciata questa mattina da Roberto Speranza, il ministro della Salute, a “Radio Anch’io” in diretta su Rai Radio 1.

“Hanno vinto le persone che hanno consentito all’Italia di uscire da questa stagione drammatica – sottolinea Speranza -. Abbiamo fatto una delle migliori campagne vaccinali in Europa e nel mondo con il 91 per cento degli italiani vaccinati. Se possiamo evitare restrizioni è proprio per il grande sforzo fatto nella campagna di vaccinazione”.

Insomma una vero e proprio ringraziamento quello che Speranza rivolge agli italiani vaccinati. Lodi che, però, introducono soltanto il tema vero dell’intervista perché la pandemia è tutt’altro che alle spalle:
“È un errore pensare che con la fine delle stato di emergenza ci mettiamo definitivamente alle spalle un virus che ancora circola – spiega il ministro -. Da oggi cambia la gestione della pandemia non sarà più di tipo straordinario ma riportata su binari di ordinarietà e ce lo possiamo permettere perché abbiamo tassi di vaccinazione molto alti e farmaci retro virali efficaci. Lo facciamo rimanendo con i piedi per terra perché la pandemia è ancora in corso”.

In effetti i bilanci degli ultimi giorni dicono esattamente questo. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 31 marzo) contro 4,5% della settimana precedente (24 marzo). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 31 marzo) contro il 13,9% di sette giorni fa (24 marzo).

Quarta dose: solo anziani e fragili

Sulla quarta dose il ministro si esprime in maniera netta: “La quarta dose ora non è prevista per tutti – afferma -. C’è una discussione in corso, e io la sto favorendo soprattutto a livello europeo, per la popolazione più fragile. Non solo gli immunocompromessi, per i quali già si fa, ma per i più anziani, sui quali ci sono ipotesi diverse. Ho chiesto alla Commissione europea di darci una direzione univoca. Si parla di quarta dose solo per le fasce più fragili, non per tutti”.

Termina l’intervista spiegando i rapporti con la Russia e riferendo su quel famoso “aiuto” che l’Italia ebbe durante la pandemia:

“Le nostre istituzioni hanno avuto sempre rapporti con i principali paesi del mondo – conclude -. Che due anni fa venissero fatte intese con la Russia è una cosa naturale: ci sono relazioni naturali. Il protocollo poi è stato sospeso dinanzi all’atrocità di questa guerra, ma questa vicenda va ridimensionata”.