Una terribile notizia è arrivata dal sud della Russia: sono morte 15 persone in una sparatoria a scuola, tra cui 11 bambini. Il bilancio non è ancora accertato con sicurezza, ma, come riportato da Ansa, sarebbero almeno altre 24 le persone ferite nell’attacco.
Il colpevole è Artem Kazantsev, un uomo di 30 anni che si è tolto la vita dopo aver perpetrato il cruento atto. I media russi hanno diffuso un video dell’aggressore, ormai senza vita, e di alcuni momenti dell’attacco. Kazantev indossava una maglia con sopra una svastica, il che potrebbe essere un importante indizio per risalire al movente.
Tra le vittime, oltre gli allievi della scuola, almeno sei adulti tra cui due insegnanti e due guardiani. La sparatoria è avvenuta a Izhevsk, città del sud della Russia. L’aggressore è entrato nella scuola, che ospita bambini fino agli 11 anni, armato di due pistole ed ha perpetrato la strage. Nei video dell’accaduto i bambini e il personale scolastico sono nel panico, urlano e si nascondono dall’aggressore che indossa un passamontagna.
Il governatore Alexander Brechalov ha raccontato che Artem Kazantsev era un paziente psichiatrico. Ancora non è chiaro quale possa essere il motivo dell’attacco al personale e ai bambini della scuola. Il comitato investigativo sta cercando di capire se si tratti di ragioni ideologiche o personali di vendetta.
Non tarda ad arrivare il commento di Vladimir Putin tramite il suo portavoce, Dmitrij Peskov. Il presidente, tramite Peskov, ha descritto l’aggressione come un atto terroristico. Ha espresso sentite condoglianze alle famiglie delle vittime di un’aggressione, secondo lui, di matrice neo-nazista.
Il 30enne Artem Kazantsev è originario proprio della città di Izhevsk ed è, inoltre, un ex allievo della scuola numero 88, nella quale ha perpetrato la strage di bambini e personale scolastico. Come riportato da Ansa, sui caricatori l’aggressore aveva scritto “odio” utilizzando la vernice. Il comitato investigativo è alla ricerca anche di possibili complici.