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Spagna, studente espulso per aver indossato una gonna, la solidarietà insegna

In Spagna uno studente è stato espulso per aver indossato la gonna, i compagni e gli insegnanti in simbolo di solidarietà lanciano il movimento: “Clothes have no gender“. supportando il ragazzo vittima di bullismo.

Dopo l’accaduto i professori per protesta si vestono come lui, indossando la gonna. Anche amici e compagni seguono la scie e fanno nascere il movimento denunciando l’accaduto. Incredibile come la poda possa avere un genere, loro spingono proprio a questo: La Moda non ha Genere.

Insegnare l’uguagianza e il rispetto, questo fa un insegnante e un docente rispettabile. Non si tratta di accompagnare solamente gli alunni e gli studenti nel percorso di studi e nel mero passaggio di nozioni, ma strasmettere anche valori e aiutarli nello sviluppo.

Il percorso di crescita è ià complicato di per se e avere gli insegnanti a supporto è una grande ricchezza. Significa anche supportarli nelle loro scelte, soprattutto quando queste violano le norme e le convenzioni sociali. 

Una delle norme e degli stereotipi da combattere soprattutto in fase adolescenziale è la moda, il vestire, lo sperimentare. Anche se la differenza tra abbigliamento femminile e abbigliamento maschile si sta assottigliando, ancora troppe persone non sono disposte ad accettare che come le donne possono indossare abbigliamento maschile anche gli uomini possono indossare abiti considerati “femminili”.

Alcuni docenti in Spagna hanno dimostrato di supportare un alunno, vittima di bullismo. Poichè il ragazzo è stato espulso per aver indossato una gonna a lezione. Il movimento “Clothes have no gender”, cioè “i vestiti non hanno genere” ha come obiettivo proprio quello di porre fine alle norme stereotipate di genere in Europa. Proprio a causa di questo avvenimento, gli insegnanti e soprattutto uomini  hanno così deciso di prendere posizione e di unirsi alla protesta.

Il ragazzo ha però ricevuto moltissimo supporto, e solidarietà anche dai compagni e dagli adulti. Dopo le minacce anche sui social. Il messaggio è arrivato forte e chiaro, e moltissimi studenti si sono presentati in classe con la gonna. La stessa cosa hanno fatto gli insegnanti che hanno aderito al movimento e moltissimi genitori hanno apprezzato la presa di posizione.