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Spaccapietre, il nuovo film dei fratelli De Serio

Si è da poco conclusa la 77ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Parte indispensabile del festival sono le Giornate degli Autori, una rassegna autonoma promossa dall’Associazione Nazionale Autori Cinematografici. Durante la ”Giornata degli autori” di quest’anno è stato presentato il film “Spaccapietre“.

Il lungometraggio in questione è un’opera cinematografica dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio, registi di origini torinesi. Famosi per i loro cortometraggi e documentari, hanno vinto molti premi come il Nastro d’Argento per la sezione ”Miglior Cortometraggio” e ”Miglior Sceneggiatura di cortometraggio”. Nel cast di Spaccapietre sono presenti volti noti come Salvatore Esposito, attore protagonista della serie cult ”Gomorra”. Esposito è affiancato da attori come Samuele Carrino (co-protagonista) Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole e Vito Signorile.

La trama di Spaccapietre

La trama del film, prende spunto da un episodio di cronaca risalente a qualche anno fa. La storia di Paola Clemente, una bracciante pugliese morta sul posto di lavoro. La donna, il 13 Giugno del 2015, morì  in un vigneto di Andria. Il caso della Clemente portò alla luce la condizione di molti braccianti.
Nel film è proprio la moglie di Giuseppe (Salvatore Esposito) che muore a causa di un malore nei campi. Dopo la morte di Angela, Giuseppe insieme al figlio Antò, prende il posto della moglie e va a vivere in una tendopoli insieme ad altri braccianti che lavorano in condizioni di semi-schiavitù.

I fratelli De Serio, hanno posto l’attenzione su un argomento molto importante. In Italia ogni giorno, migliaia di braccianti, durante le stagioni estive, sono sfruttati e sottopagati. Anche Salvatore Esposito esprime il suo parere sulla questione e dichiara: “In fondo anche con soggetti come ‘Gomorra’ e ‘Veleno’ c’è stato un rimosso, un non voler vedere. La cosiddetta ‘terra dei fuochi’ c’è in tutta Italia, ma raccontare il male non piace mai a nessuno, mentre io credo vada raccontato.

Nonostante l’avidità e lo sfruttamento siano la tematica principale del lungometraggio, non è da sottovalutare l’intenso rapporto padre-figlio che si evolve nel corso della storia.