Da domenica scorsa il sottomarino è sparito dai radar e la lotta contro il tempo inizia per riportare tutti i passeggeri in salvo prima che, alle 11 di domani mattina (ora italiana), finisca l’ossigeno che li permette di essere ancora in vita.
Tra ieri mattina e oggi, un aereo canadese, con a bordo un equipaggio per la sorveglianza subacquea, ha captato dei rumori provenienti dall’oceano, distinguibili da quelli prodotti dalle acque marine, per la loro precisione e regolarità, segno che possono essere prodotti da esseri umani.
Per la ricerca del sottomarino, finora sono stati setacciati 25.900 kmq di oceano, un’area grande quanto il Massachusetts o il Libano e, da oggi di è unita alle ricerche anche la nave francese Atlante, dotata di un robot sottomarino, il Victor 6000. Se si riuscisse a localizzare il Titan negli abissi, recuperarlo sarebbe comunque un’enorme sfida logistica. E lo sarebbe ancor di più se si fosse incagliato tra i resti del Titanic. In ogni caso sarebbero necessari equipaggiamenti speciali, per la pressione enorme e la totale oscurità ad una profondità di 3800 metri. Non si esclude, anche se appare improbabile, che il Titan sia già riemerso in superficie ma comunque non si potrebbe aprire il portellone, che è chiuso dall’esterno.
La vicenda è rapidamente entrata nell’immaginario collettivo, oltre che nei reportage di cronaca di tutto il mondo. Quella negli abissi, così come il tour dello spazio, resta un’esperienza inaccessibile ai più, un sogno romantico per alcuni, incubo a occhi aperti dai contorni horror per altri. Eppure il pensiero di quelle cinque persone intrappolate in uno spazio angusto a migliaia di metri sotto il livello del mare, senza cibo e con poco ossigeno a disposizione per sopravvivere, sta tormentando tutti coloro che stanno seguendo la vicenda con i piedi ben piantati sulla terra ferma.
Su TikTok, in particolare, è partita la cronaca ora per ora, in attesa che arrivino notizie dal sito in cui decine di persone, con i più potenti mezzi di ricerca, stanno tentando il tutto per tutto per individuare il sottomarino. Alcuni creators, soprattutto americani, stanno raccogliendo informazioni in modo certosino, per restituirle ai followers in modo ordinato e possibilmente esclusivo: raccontano com’è stare dentro un sottomarino come il Titan, cosa vedono dagli oblò i cinque passeggeri, persino com’è morire per mancanza di ossigeno. La triste storia del Titanic, il cui relitto, affondato nel 1912 dopo il tragico incidente che è costato la vita a oltre 1500 passeggeri, in questi video risuona ancora una volta come portatrice di tristi presagi.