Sophia Loren nasce a Roma il 20 settembre 1934.
Sophia Loren, pseudonimo di Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone.
La sua carriera inizia come comparsa nel film Quo Vadis.
Lavora nei fotoromanzi, e si impone agli inizi degli anni cinquanta, grazie ai suoi ruoli in film commedia come Pane, amore e…, in pellicole di stampo hollywoodiano, come ad esempio Un marito per Cinzia e La baia di Napoli.
Partecipa poi a Miss Italia, e cambia il nome in Sofia Lazzaro.
È negli anni Cinquanta che diventa Sophia Loren.
Oltre al matrimonio con Carlo Ponti, nel ‘54, inizia il grande successo con l’altro grande incontro della sua vita, gira L’oro di Napoli con Vittorio De Sica.
I tempi duri sono finiti è ormai famosa. Nel 1961 vince l’Oscar con il film La ciociara di Vittorio De Sica, per il quale vinse il Premio Oscar, il primo dato ad un’attrice italiana per un film italiano.
Nel 1991 le viene assegnato l’Oscar onorario.
Altri suoi film che hanno fatto la storia del cinema italiano sono Una giornata particolare, Ieri, oggi, domani e Matrimonio all’italiana.
Quattro grandi amori hanno accompagnato Sophia Loren, di quelli con la A maiuscola.
Dopo Carlo Ponti, Richard Burton, Ettore Scola e Etienne-Emile Baulieu.
Nella sua intensa carriera, Sophia è stata diretta, tra gli altri, da Sidney Lumet, Charlie Chaplin, Martin Ritt, George Cukor, Henry Hathaway, Dino Risi, Mario Monicelli, Ettore Scola e Vittorio De Sica, recitando accanto a Marcello Mastroianni, Marlon Brando, Cary Grant, John Wayne, Clark Gable, solo per citarne alcuni.
Ha inoltre vinto 2 premi Oscar, 5 premi Golden Globe, 2 premi al Festival di Venezia, 1 premio al Festival di Cannes, 1 premio al Festival di Berlino, 11 premi David di Donatello, 4 premi Nastri d’Argento, 1 premio BAFTA e 1 premio César.
Lo scorso anno, per celebrare Sophia, la Rai ha mandato in onda il film documentario che ripercorre la sua storia.
Ci sono voluti mesi di lavoro prima di arrivare alla fine, ma anche la stessa Loren ne è stata entusiasta del prodotto.
«LaPresse – ha detto il produttore Cozzi – ha acquisito gli archivi fotografici di varie agenzie di stampa e ha materiale di tanti personaggi. Solo della Loren ha 8 mila foto, che ne ripercorrono la carriera dagli esordi a oggi».
La sceneggiatrice è Simona Sparaco, il regista è Marco Spagnoli.
«Partendo dall’archivio fotografico e dai video anche provenienti da Usa, Spagna e Svizzera e cineteca di Bologna, da qui il primo provino negli anni ’50, abbiamo realizzato il documentario, che parte dai primi passi mossi dalla Loren a Cinecittà quando aveva 16 anni, insieme alla madre, che faceva la controfigura di Greta Garbo. Si parla della sua carriera e del suo vissuto personale: il matrimonio con Carlo Ponti, il lavoro con tanti registi, il sodalizio artistico con Vittorio De Sica e Marcello Mastroianni, la sua vita privata. L’inizio e soprattutto la fine sono molto toccanti».