“Sir William e Lady Hamilton” è il titolo della mostra che accoglierà i visitatori a partire dal 25 ottobre 2024 al 2 marzo 2025.
La mostra, a cura di Francesco Leone e Fernando Mazzocca, è dedicata a un protagonista del mondo culturale napoletano del XVIII secolo, William Hamilton, ambasciatore inglese alla corte di Ferdinando IV di Borbone, e alla figura di Lady Emma Hamilton.
L’esposizione è realizzata con il sostegno dell’Ambasciata britannica a Roma e dell’Ambasciata d’Italia a Londra e con il patrocinio del Comune e dell’Università ‘Federico II’.
Sir William e Lady Hamilton: la mostra
Settantotto opere tra dipinti, ceramiche, sculture e manifatture provenienti da importanti musei nazionali e internazionali, come la Reggia di Caserta, Certosa e Museo di San Martino, National Portrait Gallery di Londra, Victoria & Albert Museum, Tate di Londra, The British Museum, Thyssen-Bornemisza di Madrid, la National Gallery of Art di Washington, oltre che da collezioni private e gallerie.
La mostra si apre con una prima sezione dedicata ai ritratti di Sir William Hamilton che ci restituiscono non tanto l’ufficialità dell’ambasciatore, ma piuttosto le sue ambizioni di collezionista.
Egli volle affidare la sua immagine al ritratto emblematico commissionato a Joshua Reynolds nel 1776, per destinarlo al British Museum cui aveva ceduto la sua raccolta di antichità.
Di particolare bellezza è anche il ritratto realizzato da George Romney dove risalta la sua caratteristica fisionomia dominata dallo sguardo penetrante, un’inconfondibile eleganza e l’indole aperta che lo rendeva gradito a tutti, tanto da guadagnarsi presto una “meritata stima universale”.
Sir William e Lady Hamilton: la mostra
La seconda sezione è dedicata invece alla residenza di Hamilton a Pizzofalcone e alle vedute su Napoli e il Golfo rappresentate dagli artisti settecenteschi Pietro Fabris, Saverio Della Gatta, Giovanni Battista Lusieri, Thomas Jones, e molti altri, che aprirono la strada a una nuova concezione della pittura en plein air che avrebbe anticipato l’Ottocento.
Una terza sezione è dedicata poi alla seconda moglie di Hamilton, Lady Emma, diventata una vera leggenda grazie alla letteratura e al cinema.
L’immagine di una donna bellissima, intraprendente, politicamente abile e soprattutto di enorme fascino è stata alimentata dai più celebri pittori del tempo che, ritraendola, ne hanno fatto la loro musa ispiratrice non solo per la pittura, ma anche per la recitazione e le danze contemporanee.
Tra questi, il celebre dipinto di George Romney che ritrae Emma Hamilton come Circe.
Sir William e Lady Hamilton: la mostra
Ci sono poi due sezioni dedicate alla passione di Hamilton per l’archeologia e i manufatti antichi, così come alle scoperte di Paestum (Antonio Joli, “Tempio di Atena a Paestum”), Pompei ed Ercolano.
Grazie a queste scoperte, nel Settecento Napoli divenne una delle mete privilegiate del Grand Tour.
Particolare attenzione Hamilton dedicò ai Campi Flegrei e all’eruzione del Vesuvio del 1765. I suoi studi vennero poi pubblicati nel 1776.
L’ultima sezione è infine dedicata alla vita di corte e agli eventi mondani.
Sir William e Lady Hamilton sono stati i personaggi più influenti di Napoli negli ultimi trent’anni del Settecento, registi di una mondanità che ha consentito loro di restare sempre molto vicini alla famiglia reale, a Ferdinando IV e Maria Carolina (ritratti da Angelika Kauffmann).