Silent Night venne eseguita la prima volta il 24 dicembre del 1818. Si tratta di una delle canzoni natalizie più celebri della storia musicale mondiale. Conosciuto e cantato da due miliardi di persone fu tradotto in quasi 300 lingue.
La celebre canzone fu scritta in un periodo sociale molto difficile e contrastato per l’Austria, in un clima di sofferenza, nell’ambito del quale il sacerdote salisburghese Joseph Mohr fu ispirato e diede vita al testo.
La situazione storica era piuttosto complicata: le guerre contro Napoleone avevano causato grossi problemi alla popolazione. La regione di Salisburgo, principato ecclesiastico del Sacro Romano Impero, governato per secoli da un arcivescovo, a partire dal 1805 non era più indipendente. Si verificò un lungo periodo di carestia, tant’è che la storia del tempo parla di persone costrette a mendicare per provare a racimolare qualcosa per sopravvivere.
Silent Night nacque proprio con l’intento di donare un pò di luce e speranza a tutti, con una melodia che scaldasse il cuore.
In un periodo così cupo, la povera gente si rivolgeva a Dio, chiedendo aiuto e la Vigilia di Natale, quel brano, fu intuito come un vero e proprio messaggio di pace, di salvezza grazie al Bambino appena nato: “Gesù, il Salvatore, è qui!
La prima esecuzione avvenne durante la messa della Vigilia di Natale del 1818, nella chiesa di San Nicola a Oberndorf. Mohr lo eseguì come tenore mentre Gruber intonava la parte del basso.
Di solito si cantano la prima, la seconda e la sesta strofa; una delle principali e tra le più conosciute, recita:
Stille Nacht! Heilige Nacht!
Die der Welt Heil gebracht,
Aus des Himmels goldenen Höh‘n
Uns der Gnaden Fülle lässt seh‘n
Jesus, in Menschengestalt,
Jesus, in Menschengestalt
Notte silenziosa! Notte santa!
Che porta al mondo la salvezza,
dalle altezze dorate del cielo
e ci fa vedere la pienezza della grazia
Gesù in forma d’uomo,
Gesù in forma d’uomo.
La versione originale del brano, firmata da Joseph Mohr con la scritta “Testo di Joseph Mohr coadiutore 1816″ venne ritrovata solo nel 1995: dalle analisi effettuate risulta precedente al 1830, è infatti presente anche una partitura che riporta: «melodia di Franz Xaver Gruber 1818», assicurando così la paternità dell’opera finale.
Silent Night è spesso paragonata alla versione italiana di Astro del Ciel, celebre canto natalizio nostrano. In questo caso non si tratta di una traduzione fedele al testo della canzone originale, eseguita la prima volta il 24 dicembre del 1818, ma il prete bergamasco che la compose, Angelo Meli, s’ispirò allo stesso spirito di pace e speranza che caratterizza Silent Night.
Attualmente Oberndorf, villaggio poco distante da Salisburgo è conosciuto come il “paese di Stille Nacht!”, ed è stata inserita dall’Unesco nella lista del patrimonio culturale intangibile dell’umanità.
In Austria “Stille Nacht” è considerato un tesoro nazionale; il brano, dall’andamento dolce e malinconico, chiamato”Silent Night” o Stille Nacht che si dica, assume una posizione privilegiata tra i canti natalizi di tutto il mondo, indipendentemente dal nome o dalla lingua in cui viene eseguita.
Ricordiamo che Silent Nacht nel 1914 ha anche fermato la Prima guerra mondiale per un giorno, a riprova di quanto sia importante anche dal punto di vista culturale e sociale, oltre ad essere un capolavoro musicale, spesso attribuito a Mozart.