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Shevchenko: Vi chiedo di aiutare l’Ucraina

Andriy Shevchenko ai microfoni di DAZN racconta le sue emozioni dopo lo scoppio della guerra contro l’Ucraina: “Mi sento molto male, mi sento molto giù. Sono preoccupato per quello che sta succedendo. E proprio in questo momento è suonato l’allarme per un altro attacco aereo di forse russe. Il mio Paese è sotto attacco”.

Cosa stai capendo di questa guerra?
“Io penso che sia la cosa più brutta che possa immaginare qualsiasi persona al mondo. Noi sappiamo per cosa combattiamo, ossia per i nostri diritti, la nostra terra, per quello in cui crediamo. E combattiamo fino alla fine”.

Riesci a intravedere la fine della guerra?
“Per me stiamo vincendo la guerra, perché stiamo dimostrando a tutti il nostro valore. Il Paese combatte per valori europei, per una direzione europea. Per questo l’Unione Europea e gli altri paesi sono stati al nostro fianco e noi sentiamo questo supporto. Noi combattiamo per valori molto più alti, molto più importanti che vanno oltre la politica. Combattiamo per la nostra terra. Mia mamma, mia sorella, i miei amici e i miei parenti sono a Kiev, non hanno lasciato il Paese. Voglio ringraziare tantissimo il mio presidente per il coraggio e lo spirito col quale stiamo combattendo per il nostro futuro”.

Come si vive questa lontananza con gli affetti che vivino a Kiev?
“È molto difficile, ma io sono qua e il mio compito è parlare il più possibile, cercare di trovare i fondi per raccogliere la gente in Ucraina. In questo momento è una tragedia umana. Ci sono ospedali che sono stati bombardati da forze russe. Ci sono bambini uccisi, civili colpiti mentre dormivano a casa. È impossibile spiegare perché questo sta succedendo”.

Cosa può fare il popolo italiano per aiutare il popolo ucraino?
“Stiamo chiedendo solo un aiuto per trovare i fondi, perché in Ucraina iniziano a mancare cibo, attrezzature mediche, tutto. E abbiamo anche bisogno di sostegno morale. Abbiamo bisogno di più proteste, di più gente che parla di questo e di umanità”.

Serve anche manifestare?
“Bisogna manifestare finché questa guerra non si ferma. Bisogna cercare in tutti i modi di aiutare il mio Paese a vincere questa guerra il prima possibile e porre fine alle perdite umane”.

Cosa ti ha colpito di più?
“Non esiste cosa peggiore della guerra. In questo momento sta succedendo un inferno nel mio Paese. Ci sono rifugi che hanno bisogno di aiuto, persone in Ucraina che hanno bisogno di aiuto”.

Cosa può fare lo sport?
“Il mondo dello sport dimostra di essere con l’Ucraina. Stanno facendo tanto ma la raccolta di fondi per noi è importante”.

C’è un canale particolare per la raccolta fondi?
“In questo momento la Croce Rossa e i canali ufficiali del Governo, come l’ambasciata”.

Vuoi aggiungere qualcosa?
“Voglio ringraziare tanto il popolo italiano per il sostegno che ha dato al mio Paese. È molto importante sentire questo sostegno da tutte le parti. Grazie di cuore, l’Italia è la mia seconda patria e rimarrà sempre per me un Paese importante e adesso lo è anche per il mio Paese. Se potete guardate sui siti dell’ambasciata ucraina cercando i conti correnti per mandare un contributo”.