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Settembre, tempo di nostalgia e bellezza

Settembre è il mese dell’equilibrio e della nostalgia, da sempre cantato, citato, descritto da cantanti, autori e poeti. A tal proposito, esiste una bellissima poesia, tratta da “Ed è subito sera”, di Salvatore Quasimodo, perfettamente in linea con i aggettivi e temi che possono identificare il mese di settembre.

“Finita è la notte e la luna

si scioglie lenta nel sereno,

tramonta nei canali.

È così vivo settembre in questa terra

di pianura, i prati sono verdi

come nelle valli del sud a primavera”.

La poesia si intitola “Ora che sale il giorno”, è una poesia di Salvatore Quasimodo, celebre poeta e maggiore esponente dell’ermetismo italiano. 

C’è nostalgia nelle parole dell’autore, ed essa si configura quasi come un parallelismo tra il sapore dell’estate, quasi volta al termine e la serenità propria di chi è gioioso sempre, anche nei momenti di difficoltà. Pochi versi, coincisi, per descrivere una stagione, un mese in questo caso, settembre, perfettamente disegnato da uno stato d’animo, nostalgico.

Settembre è un mese che ha ancora in sé la bellezza dell’estate e lascia intravedere l’autunno; un mese che si caratterizza per i colori che tingono i paesaggi, il cielo, le abitazioni, la. vegetazione, piene di una luce particolare, che non è intensa come quella di agosto, ma avvolge dolcemente ogni cosa. È il nono mese dell’anno, il settimo del calendario romano, ed è per questo motivo che il suo nome è appunto settembre. Un mese che, però, segna anche il rientro al lavoro per molti e il ritorno a scuola, un insieme di emozioni diverse, così come sono innumerevoli le sensazioni che si riscontrano in un’analisi approfondita della poesia di Quasimodo.

Sono tanti coloro a rivelare che settembre, nella sua inconfondibile bellezza, sia un mese di transizione, e quindi di nostalgia. Si guarda ai mesi trascorsi, magari in relax, al mare o in montagna, si torna a casa, e si organizzano le varie attività quotidiane. C’è nostalgia dei giorni trascorsi, proprio come nelle parole scritte da Salvatore Quasimodo. Una nostalgia che si tinge di serenità, ma che è presente quasi in modo tangibile, accompagna durante le giornate che man mano diventano sempre più brevi e spesso echeggia nell’animo di quanti ripensano alle vacanze. 

Settembre è quasi “croccante” nella propria identità, è caldo ma anche fresco, è tiepido ma sa essere anche freddo, si tinge di colori tenui, ma spesso carichi di senso e spessore. 

La poesia di Salvatore Quasimodo richiama con profonda nostalgia, l’amore e la propria terra di appartenenza, così come quanti ripensano ai mesi estivi, con amore e nostalgia, ma al tempo stesso felici per quanto li circonda. In base a quanto detto, si potrebbe affermare che in realtà, Settembre è poesia e si materializza nell’essenza delle parole dette e non dette, in tutto ciò che si guarda con nostalgia, ma è dentro il proprio cuore.