Setouchi Harumi, nata nel 1922 a Tokushima, oggi è conosciuta come Setouchi Jakuchō in Giappone. Nel 1940, Setouchi entrò all’Università femminile di Tokyo dove passò quattro anni a studiare letteratura giapponese. La sua tesi di laurea riguardava gli scritti di Okamoto Kanoko (1889-1939), il cui lavoro e biografia vengono esplorati nel suo libro del 1965, Kanoko ryōran か の 子 撩乱 (Kanoko in stato di frenesia). Dopo essersi sposata nel 1943, seguì suo marito nel suo nuovo incarico a Pechino, dove diede alla luce la loro figlia l’anno seguente.
Dopo la guerra e la sconfitta del Giappone, la famiglia tornò in Giappone, dove Setouchi iniziò una relazione con uno degli studenti di suo marito, insieme al quale fuggiì lasciando la propria famiglia. La sua storia d’amore ebbe vita breve poichè ill suo giovane amante si rifiutò di seguirla. Da qui, la Harumi inizò ad intraprendere la carriera di scrittrice di fiabe e storie per giovani ragazze.
Il suo racconto breve del 1956, Joshidaisei Chui Airin, vinse il College Girl Qu Ailing Shinchō Coterie Magazine Award (Shinchō Dōjin Zasshishō 新潮 同人 雑 誌 賞) . Nel 1959, Setouchi pubblica Kashin, un romanzo che causò diverse polemiche tra il circolo letterario giapponese a causa della schietta rappresentazione della sessualità femminile e dell’uso comune della parola “shikyu” (utero). Sulla base della sua relazione, il suo prossimo lavoro Natsu no owari (La fine dell’estate) le è valso il premio per la letteratura femminile (Joryū Bungaku shō 女流 文学 賞) nel 1963 e la riscattò come importante scrittrice giapponese.
Dopo essersi trasferita a Kyoto nel 1966, Setouchi riaccese il suo interesse per la letteratura classica, ed è durante questo periodo della sua vita che ha pubblicò la maggior parte delle sue opere. Nel 1973, divenne una monaca buddista, cambiando il suo nome in Setouchi Jakuchō. A questo punto, inizò ad includere il buddhismo come tema nella sua scrittura.
Attualmente, oltre alla scrittura, Setouchi tiene anche lezioni sul buddismo, offre ritiri e sessioni sui sutra ed è una figura pubblica molto importante nelle riviste, televisione e programmi radiofonici